venerdì, Settembre 20, 2024

Mercato podcast e audiolibri in crescita costante: 17,6 mln gli ascoltatori

AttualitàMercato podcast e audiolibri in crescita costante: 17,6 mln gli ascoltatori

Baixeras (Audible): industria matura, nel 2023 investiti 5,5 mln in Italia
Milano, 19 set. (askanews) – L’audio entertainment non accenna a fermare la sua corsa e cresce di anno in anno a ritmo costante. Nel 2024 in Italia gli ascoltatori di podcast e audiolibri sono 17,6 milioni (700 mila persone in più rispetto al 2023 con un incremento del 4%), pari a quasi il 30% della popolazione, ovvero un italiano su tre. Se ci si focalizza solo sui podcast, questi ascoltatori sono 17,2 milioni, oltre 800 mila persone in più rispetto al 2023 (+5%). Se osservato in un periodo relativamente lungo, questo trend mostra bene l’evoluzione del mercato: dal 2018 a oggi, infatti, si stima che sia cresciuto del 67%, passando dai 10,3 milioni ai 17,2 milioni di ascoltatori di quest’anno. A dirlo è l’ultima ricerca di NielsenIQ per Audible, società Amazon tra i maggiori player nella produzione e distribuzione di audio entertainment (audiolibri, podcast e serie audio), presentata nell’ambito di PodTrends, la giornata dedicata ai trend e alle abitudini di ascolto dei podcast in Italia organizzata da Audible e Amazon Music.
Il ritmo di crescita e l’evoluzione degli ultimi sei anni fanno dire a Juan Baixeras, country manager Spain & Italy di Audible che “questa è un’industria consolidata oggi, più matura, ormai non è più una novità. Nel 2022 gli ascoltatori di podcast erano 15,4 milioni, nel 23 16,4, oggi sono 17,2 milioni”. “Come Audible – ha raccontato nella presentazione milanese – facciamo due prodotti: audiolibri e podcast originali, distribuiamo anche podcast di terze parti ma il nostro obiettivo è fare prodotti originali. E tutto questo si fa investendo: nel 2023 abbiamo investito 5,5 milioni di euro come Audible in Italia di cui 1,4 milioni per la produzione di podcast originali. Nel 2024 abbiamo fatto 2.000 titoli in più rispetto al 2023 per passare a 16mila titoli, una crescita del 16%”. “Oggi – ha concluso – uno su tre ascolta podcast: è per questo 30% che noi oggi siamo qui”.
Ma chi sono gli ascoltatori di podcast? Si tratta in prevalenza di uomini, tra i 25 e i 34 anni, molto connessi (oltre 4 ore al giorno passate su internet) ed equamente distribuiti per tutto il Paese. Dietro questa crescente presenza dei podcast nella dieta mediatica degli italiani c’è il fatto che il podcast, per il 68% degli intervistati, si può ascoltare in modalità multitasking, ovvero mentre si fa altro. Apprezzate inoltre le possibilità di poter scegliere le news da ascoltare o gli argomenti da approfondire (44%) e di non affaticare ulteriormente la vista (35%).
Come accaduto nelle precedenti rilevazioni, la casa si conferma anche quest’anno il luogo preferito per l’ascolto(72%), seguito dall’ascolto durante gli spostamenti (59%), soprattutto in macchina (36%), sui mezzi pubblici e camminando per strada (24%). Andando nel dettaglio poi, nella frenesia quotidiana, i migliori momenti per i podcast sono quando si rientra dal lavoro, prima di dormire e nel weekend.
Quest’anno a crescere, tuttavia, non è solo il numero degli ascoltatori ma anche il tempo dedicato all’ascolto di podcast. In media una sessione di ascolto dura quasi 25 minuti, 4 minuti in più rispetto allo scorso anno e mediamente i podcast vengono ascoltati quasi 5 volte al mese. Per il 48% del campione l’ascolto dei podcast è un appuntamento settimanale, mentre per l’11% è un’ abitudine quotidiana.
Se, invece, si guarda al genere, sono i podcast di approfondimento (47%) a primeggiare, con informazione (45%) e inchiesta (36%) che lo seguono sul podio. Attrattivi anche l’intrattenimento (34%) e i podcast true crime (29%). L’ascolto, tuttavia, resta prevalentemente in italiano (98%), anche se uno su quattro (25%) ascolta contenuti in inglese.
E se i principali veicoli di informazione per la scelta del podcast da ascoltare restano i social media, compreso whatsapp, e il passaparola, aumenta significativamente l’impatto dei siti degli editori nel far scoprire nuovi contenuti (34% dal 26% di un anno prima). Ma quello che è rilevante per la scelta sono la tematica (75%), il narratore (53%) e l’autore (51%). In generale Informarsi, scoprire nuovi contenuti e approfondire argomenti specifici rimangono i principali motivi che guidano l’ascolto di podcast, senza particolari variazioni rispetto al 2023, tra le barriere invece crolla la difficoltà nella ricerca (8% dal 21%).
Sebbene i podcast vantino un buon livello di fedeltà all’ascolto, con il 42% che dice di sospendere l’ascolto 1 o 2 volte, attualmente chi lo abbandona lo fa perché lo trova noioso, oppure se ritiene che l’argomento trattato sia poco interessante o già conosciuto, e anche, in misura minore, se lo reputa superficiale o poco attendibile. Tra le ragioni di chi invece non ascolta affatto podcast figura la preferenza di altre modalità di informazione e intrattenimento (62%), la non conoscenza del mezzo (24%) e il non trovare titoli di proprio interesse (8%). Quest’ultima in forte calo rispetto al 2023 (21%) a riprova della grande dinamicitá del settore e dell’enorme lavoro di produzione di contenuti in linea con il gusto e le aspettative del pubblico.
“L’Italia è un Paese importante per Audible per il quale continuiamo a investire per creare contenuti sempre nuovi ai fruitori dell’audio entertainment e catturare l’attenzione di nuovi clienti che si possano appassionare sia ai podcast che agli audiolibri – ha detto Matthew Gain, senior vice president and head of Europe – Il nostro catalogo di Original in lingua italiana si arricchisce di anno in anno e vanta un’offerta ampia e variegata: oltre 200 i titoli originali declinati in svariati generi. Negli ultimi anni abbiamo poi investito in produzioni sempre più spettacolari e cinematografiche, includendo nel catalogo in italiano serie internazionali di grande pregio, progetti creati esclusivamente per l’audio o titoli cult ripensati per l’audio e in grado di ridurre la distanza tra podcast e audiolibri con l’obiettivo di costruire un’industria dell’audio entertainment solida e in grado di appassionare milioni di italiani anno su anno”.

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