Vino, ha preso il via a Venezia la prima edizione di “Wine in Venice”

Da oggi fino a lunedì. Assegnate le 20 “Wine wild card”

Milano, 28 gen. (askanews) – Ha preso il via questa mattina a Venezia la prima edizione di “Wine in Venice”, manifestazione che mette al centro del mondo vitivinicolo la sostenibilità, l’etica e l’innovazione. Sono questi i tre focus scelti dagli organizzatori dell’evento (Winetales, Beacon, The Media Company Store e Venezia Unica) che fino a lunedì 30 gennaio ragionerà su “il vino del futuro”.

La giuria di giornalisti, sommelier ed esperti ha assegnato le “Wine wild card” a venti Cantine, una per regione italiana, che accederanno al “red carpet” nel suggestivo scenario della Grande Scuola della Misericordia e nello storico palazzo di Cà Vendramin Calergi. Si tratta di Firriato (Sicilia), Cantina Mesa (Sardegna, Ippolito1845 (Calabria), Cantina di Venosa (Basilicata), Erminio Campa Viticoltore (Puglia), Feudi di San Gregorio (Campania), Herero (Molise), Villa Simone (Lazio), Vignamadre (Abruzzo), Lungarotti (Umbria), Tenuta Cocci Grifoni (Marche), Fattoria Zerbina (Emilia-Romagna), Lamole di Lamole (Toscana), Tenuta Maffone (Liguria), Castello di Uviglie (Piemonte), Grosjean Vins (Valle d’Aosta) Nove Lune (Lombardia), Le Carline (Veneto), Terre di Ger (Friuli-Venezia Giulia) e Cantina Kaltern (Trentino-Alto Adige).

Ad inaugurare la kermesse, realizzata con il patrocinio del Comune di Venezia, è stato l’assessore al Turismo e allo Sviluppo economico, Simone Venturini. All’evento alla Scuola Grande della Misericordia, sono intervenuti anche gli assessori al Commercio, Sebastiano Costalonga, e al Bilancio, Michele Zuin, oltre al vicepresidente del Senato, Gianmarco Centinaio.

“Venezia – ha dichiarato Damiano Antonelli, Ceo di W.T. Group azienda organizzatrice di Wine in Venice.vuole essere per noi un momento di condivisione e di crescita per cercare di raccontare il vino a tutte le generazioni mettendo al centro della narrazione lo storytelling e l’innovazione”

Durante il week end le masterclass faranno apprezzare al pubblico presente l’infinito potenziale del patrimonio ampelografico italiano, con la presenza (tra gli altri) di Ascovilo e dei tredici Consorzi di tutela dei vini lombardi. “La presenza di Ascovilo a Venezia è stata da noi fortemente voluta perchè si tratta di una proposta diversa rispetto a quella fieristica e che consente di mettere a terra progetti concreti di internazionalizzazione” ha affermato la presidente di Ascovilo, Giovanna Prandini, aggiungendo che “il tutto sarà accompagnato da una attività formativa sia per il consumatore sia per gli operatori ben supportata dai nostri consorzi”. “Abbiamo molto da raccontare rispetto alla qualità che il vino della Lombardia ha raggiunto negli ultimi anni. La possibilità di fare masterclass in luoghi così belli dal punto di vista architettonico – ha concluso Prandini – ci consente di proporci in un modo diverso e originale e racconteremo tutte le buoni prassi dal punto di vista etico e della sostenibilità che sono il focus della manifestazione”.