Una programmazione contemporanea: il 2023 della GAMeC di Bergamo

Il museo diretto da Lorenzo Giusti con una visione brillante

Milano, 24 nov. (askanews) – Un programma interdisciplinare, sviluppato all’interno e all’esterno della Galleria con nuove o rinnovate collaborazioni: nel 2023 la GAMeC di Bergamo, diretta con la consueta brillante solidità da Lorenzo Giusti, tornerà ad approfondire alcune fondamentali tematiche del nostro tempo come la conservazione delle memorie, la smaterializzazione dei processi, la decolonizzazione delle narrazioni, la svolta ecologica attraverso i linguaggi della pittura, della scultura, del cinema sperimentale, del design e della performance.

Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, la programmazione del museo si aprirà a febbraio con Salto nel vuoto. Arte al di là della materia, terzo e ultimo capitolo della Trilogia della Materia, dedicato al tema della smaterializzazione. Seguiranno in estate la prima mostra personale in un museo italiano dell’artista di origini svizzero-argentine Vivian Suter, l’intervento site-specific per il Palazzo della Ragione dell’artista britannica Rachel Whiteread e un nuovo episodio del ciclo La Collezione Impermanente.

In autunno, mentre le sale del museo saranno abitate dalla performer italiana Chiara Bersani, verranno presentati i progetti dell’artista argentino Tomás Saraceno dedicato a Giovanni Francia – in collaborazione con Fondazione Meru-Medolago Ruggeri per la ricerca biomedica – e dell’artista e regista libanese Ali Cherri, in collaborazione con Fondazione In Between Art Film.

Completano il programma del 2023, corredato da attività educative e laboratori per tutte le fasce di pubblico, le installazioni urbane di Objects of Common Interest e Salottobuono rispettivamente per Piazza della Libertà e per Kilometro Rosso Innovation District, nate dalla sinergia tra Comune di Bergamo, Confindustria Bergamo e GAMeC, e la collaborazione con il festival Donizetti Opera (organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti) per la nuova produzione dell’opera Il diluvio universale di Gaetano Donizetti, firmata dal duo di artisti italiani MASBEDO.

Come si vede, si tratta di una programmazione che allarga i confini dell’idea di arte contemporanea e che si muove seguendo percorsi di ricerca che inseriscono la GAMeC tra i musei più attivi per il modo di avvicinarsi alle opere del presente attraverso la pluralità delle pratiche e dei linguaggi, dalla danza, al cinema, all’arte pubblica. Una molteplicità di voci che, alla fine, ci parlano di noi e del nostro tempo, oltre che dello “stato dell’arte” proprio dell’arte. E il lavoro del museo di Lorenzo Giusti si basa anche sulla relazioni con il privato, i sostenitori e gli sponsor che, insieme al pubblico rappresentato Comune di Bergamo, costituiscono un sodalizio e un modello di sviluppo molto interessante.