Uil: Maggiore attenzione di governo e parlamento per i Vigili del Fuoco

“Per essere un Vigile del Fuoco servono elevati requisiti di efficienza operativa per l’impiego in attività usuranti, i cui effetti sono dimostrati da circa 1.500 Vigili parzialmente idonei che non possono essere impiegati attivamente nelle attività di soccorso” a riportare il dato allarmante Domenico La Barbera, segretario generale Uil Pa Vigili del Fuoco che ci descrive un incredibile paradosso: “Questo personale se da un lato non può essere impiegato sugli interventi, dall’altro non è stranamente sottratto alle piante organiche effettive.

Una situazione che falsa il dato reale sulle forze che il Corpo Nazionale è in grado di mettere in campo”.

Ad aggravare la situazione complessiva, oltre alla pregressa carenza di organico, i 4.500 pensionamenti che avverranno nei prossimi due anni.

“Per rimpiazzare il personale in quiescenza – chiosa il segretario generale Uil Pa Vvf  – tra lungaggini burocratiche relative all’autorizzazione ad assumere ed in necessari corsi di formazione di ingresso, servono non meno di due anni, un tempo estremamente lungo che non possiamo permetterci, anche in previsione della delicata quanto importante sfida che ci attende sui cambiamenti climatici.

Alluvioni, frane, incendi di bosco, non sono più eventi eccezionali, ma quotidiani che mettono a dura prova la complessa macchina del soccorso tecnico urgente.

”Le piante organiche teoriche sono notevolmente sottodimensionate rispetto alle reali necessità del Corpo anche dal punto di vista delle specializzazioni, personale altamente specializzato come ad esempio quello cinofilo, Nbcr ecc., che non può essere impiegato in un servizio dedicato, ma costretto, con le inevitabili conseguenze, ad occuparsi anche del servizio ordinario.

Insomma, una situazione drammatica quella degli organici dei Vigili del Fuoco che non lascia scampo nemmeno al personale amministrativo su cui gravano carenze spesso fino all’80%.

“Per questa ragione abbiamo chiesto l’intervento dei ministri Brunetta e Lamorgese; si parla di un milione di nuovi ingressi nella Pa, sarebbe insensato escludere i Vigili del Fuoco dal complesso degli investimenti in termini di assunzioni e non solo” conclude La Barbera.

“In crisi anche il dispositivo di soccorso della nostra provincia, afferma Ciro Notaro, segretario generale territoriale Uil Pa Vvf di Napoli.

Nel panorama nazionale il nostro Comando conta più sedi e minori organici a causa di criteri di assegnazione obsoleti ed incoerenti, l’età media è vicina ai cinquant’anni; il ridimensionamento del dispositivo di soccorso (compreso chiusura sedi), è esercizio quotidiano, carichi di lavoro enormi in un contesto sociale tra i più difficili del Paese.

Decine di unità sottratte al soccorso perché impegnate in attività correlate e supplementari, istruttori, corsi di formazione interni, costituzione nuclei speciali dedicati, acuiscono la già critica situazione, con riflessi su carichi di lavoro insopportabili.

Governo e parlamento intervengano subito perché è doveroso garantire livelli ottimali di prestazioni alla cittadinanza”.

“L’impegno politico del sottosegretario al ministero dell’Interno, Carlo Sibilia, che ha la delega per i Vigili del fuoco, deve essere più incisivo e giungere a soluzioni immediate; occorre maggiore forza e determinazione perché la questione è seria e rischia di inficiare la risposta dei Vigili del fuoco alle crescenti esigenze del Paese”, ha aggiunto.