ROMA – Se da Mosca non arriveranno “presto” segnali chiari che mostrino la volontà di negoziare la pace in Ucraina “andremo avanti e basta”. Lo ha chiarito ai giornalisti il Segretario di Stato americano, Marco Rubio.
Rubio, affermando che la Casa Bianca era consapevole che il dossier non sarebbe stato semplice, ha aggiunto: “Dobbiamo stabilire molto rapidamente – e parlo in termini di giorni – se ciò è fattibile o meno”, avvertendo che “se ciò non accadrà, allora andremo avanti e basta”. “Non continueremo con questa impresa per settimane e mesi” perché gli Stati Uniti hanno “altre priorità su cui concentrarsi”.
Le dichiarazioni del segretario di Stato arrivano all’indomani del vertice dei leader europei a Parigi, a cui ha preso parte anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel corso dei colloqui, quest’ultimo ha accusato Washington di essersi allineato alla narrativa russa sul conflitto in Ucraina “per compiacere Putin”. Il Capo di Stato aveva già respinto come “inaccettabile” la proposta dell’inviato speciale della Casa Bianca, Steven Witkoff, di assicurare alla Russia i “cinque territori” occupati dalle truppe, in quanto “l’Ucraina è un paese sovrano”.
Ieri allo Studio Ovale, ricevendo la premier Giorgia Meloni, il presidente Donald Trump aveva assicurato che notizie sui negoziati in corso con Mosca sarebbero arrivate “presto, entro la settimana. Staremo a vedere”.
Quindi, Trump ha aggiunto che la firma sull’accordo con Kiev per lo sfruttamento delle terre rare potrebbe avvenire già giovedì prossimo. La stampa ucraina riferisce il contenuto del Memorandum, che prevederà la creazione di un fondo congiunto di investimento per la ricostruzione del Paese, “nell’ambito di una partnership economica tra i due governi”. Lunedì 21 aprile, il premier Denys Shmyhal sarà a Washington per incontrare il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent, con l’obiettivo di finalizzare gli ultimi dettagli dell’intesa.
La firma dell’accordo viene indicata a partire da sabato 26 aprile – e non il 24, come accennato da Trump – una volta concluse le discussioni tecniche. L’accordo finale, viene ribadito, non determinerà “nessun conflitto” con il percorso di integrazione di Kiev nell’Unione europea.
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