Ucraina, Comandante Air policing in Polonia: “Qui non ci sono margini, non si può sbagliare”

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MALBORK (POLONIA) – “Qui non ci sono margini, qui non possiamo sbagliare”. Il pilota militare e comandante della missione di Air policing White Eagle in Polonia, il colonnello Salvatore Florio, lo ha detto con fermezza, parlando con i giornalisti nella base di Malbork, dove si difende il confine nord-est dell’Alleanza atlantica e si vive in prontezza per garantire una deterrenza diventata rafforzata con la guerra in corso.

I muscoli di questa missione sono tutti tecnologici e affidati ai 4 Eurofighter, ma anche all’alta professionalità di equipaggi e team logistico: “Ma quando la sirena suona emozione e adrenalina sono come la prima volta”, ha raccontato il comandante che ha ricordato il primo scramble del 17 agosto.”Gli Eurofighter hanno una velocità che raggiunge i 2.500 km all’ora, il peso dei motori è di 17mila kg e danno 18mila kg di spinta”. Come sistema d’arma “hanno cannone e missili. Si decolla in un massimo 15 minuti e in determinate circostanze anche in meno tempo a scalare”, ha spiegato il colonnello.Scopo di una missione di Air policing è “intercettare e identificare velivoli”, ha ribadito il comandante a tutela del rispetto della sovranità nei cieli e delle norme internazionali del traffico aereo.La Polonia ha un suo sistema di difesa aerea, ma l’Aeronautica militare italiana è a supporto, sotto la guida della Nato. “L’Italia ha partecipato a tutte le missioni di Air policing, è per la prima volta in Polonia e nessuno prima dell’Italia garantiva l’h24, c’era una sorta di servizio a chiamata”, che ora non avrebbe garantito adeguatamente però la difesa dei Paesi della Nato dopo l’invasione russa dell’Ucraina che tutto ha cambiato in Europa.

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“Arrivati a Malbork il 18 luglio- ha ricordato Florio- abbiamo raggiunto la piena operabilità il 30. Siamo oltre 100 persone con 2 piloti pronti ogni giorno e abbiamo eseguito 400 ore di volo con una media di efficienza oltre il 97%. Numeri che vi assicuro non sono normali”, ha detto.”La deterrenza ha un impatto solo visivo- ha chiarito il colonnello- i velivoli si avvicinano, i piloti non si parlano e scattano le foto che ci vengono richieste”.La White Eagle e’ alle dirette dipendenze del generale Francesco Paolo Figliuolo, capo del Covi (Comando operativo di vertice interforze) e la catena di comando parte dalla Nato, che per la Polonia passa attraverso la base di Uedem.

Le attività a Malbork sono partite ufficialmente il 5 giugno 2021 e tenuto conto della delicata posizione geografica di questo aeroporto, cinto da confini caldi, con 30 miglia di distanza da Kaliningrad e 230 dall’Ucraina, i velivoli Eurofighter sono adatti a coprire le distanze e a garantire tutte le informazioni utili all’intelligence.

Il pilota comandante del Task Group, che ha numerosi teatri operativi alle spalle, ha raccontato alla Dire il suo scramble da quando è qui in Polonia: “Non esistono distanze minime, ci siamo avvicinati lo stretto necessario per la visual identification e le foto da allegare ai nostri report”, ha spiegato e ha specificato che “ogni Eurofighter ha 4 missili, 2 a medio e 2 a corto raggio”.Le attività della Task Force Air Polonia termineranno il 1 dicembre per spostarsi e riprendere in Romania dove l’Aeronautica militare italiana nello stesso mese sarà operativa sempre con gli Eurofighter.
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