Tg Ambiente, edizione del 15 febbraio 2022

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TUTELA AMBIENTE IN COSTITUZIONE, CINGOLANI: “EPOCALE”

La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra fra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana. La Camera ha approvato con 438 voti, superando la maggioranza dei due terzi, la proposta di legge che prevede la modifica degli articoli 9 e 41 della Carta e incide direttamente sullo Statuto delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di tutela degli animali. Il testo aveva già ottenuto in Senato il via libera con la maggioranza dei due terzi. “Una giornata epocale”, commenta il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, presente in Aula a Montecitorio al momento del voto. “È giusto che la tutela dell’ambiente, della biodiversita e degli ecosistemi diventi un valore fondante della nostra Repubblica- prosegue Cingolani- è un passaggio imprescindibile per un Paese come l’Italia che sta affrontando la propria transizione ecologica”. Per le azioni che facciamo oggi e per le conseguenze che ci saranno in futuro sulle prossime generazioni, sottolinea il ministro, “questa conquista è fondamentale e ci permette di avere regole ben definite per proteggere il nostro pianeta”.

FUSIONE NUCLEARE, NUOVO RECORD RAGGIUNTO IN EUROPA

Una stella sulla terra. Risultato record per EUROfusion: l’impianto europeo JET – Joint European Torus, esperimento leader a livello mondiale situato nel Regno Unito, ha prodotto 59 MegaJoules di energia, equivalenti a circa 14 kilogrammi di TNT, durante un evento di fusione da cinque secondi, raggiungendo una potenza di fusione media di circa 11 MegaWatt. Il livello di energia ottenuto raddoppia e supera il precedente record di 21,7 megaJoules stabilito nel 1997 sempre al JET, il più grande e potente tokamak in funzione al mondo ospitato dalla UK Atomic Energy Authority. Il record e i dati scientifici ottenuti sono una grande conferma per il successo di ITER, la versione più grande e avanzata di JET. ITER è in corso di realizzazione a Cadarache, nel sud della Francia, sostenuto da Cina, Unione Europea, India, Giappone, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti, e mira a dimostrare la fattibilità tecnica e scientifica dell’energia da fusione nucleare, pulita, senza scorie ed emissioni. Cofinanziato dalla Commissione Europea, al consorzio EUROfusion partecipano 4.800 tra esperti, studenti e personale da tutta Europa, con una forte presenza di ricercatori italiani, coordinati da ENEA e provenienti da 21 partner tra istituzioni di ricerca e industrie. “Il risultato ottenuto dal JET conferma e rafforza il nostro impegno per il progetto ITER e per lo sviluppo dell’energia da fusione nell’ambito dello sforzo comune europeo”, dice Gilberto Dialuce, Presidente dell’ENEA, “e siamo particolarmente orgogliosi dei nostri ricercatori che hanno lavorato alla preparazione e all’esecuzione degli esperimenti e all’analisi dei dati”. ENEA è infatti “tra i maggiori e più qualificati contributori di JET sin dall’inizio- segnala Dialuce- con propri scienziati che hanno ricoperto ruoli di leadership scientifica e di direzione dell’intero progetto”.

ITALIANO PRIMO MEZZO A IDROGENO IN PORTO EUROPEO

È italiano il primo mezzo a idrogeno per la movimentazione delle merci in un porto europeo, ideato e sviluppato dal consorzio ATENA, con il supporto di ENEA, Cantieri del Mediterraneo e delle Università di Napoli ‘Parthenope’ e di Salerno. E’ un trattore portuale a quattro ruote, in gergo yard truck, che sarà testato nello scalo spagnolo di Valencia dal Gruppo Grimaldi, il primo terminal europeo per traghetti che trasportano camion o rimorchi a impiegarne uno a idrogeno. Oltre a rispettare le prestazioni e la sicurezza delle operazioni di logistica, lo yard truck non produrrà emissioni inquinanti ma solo acqua e calore. Considerando che per scaricare ogni nave servono 6 trattori, alimentandoli a idrogeno nell’arco di un anno si può evitare l’emissione di circa 501 tonnellate di CO2 e 5 tonnellate di ossidi di azoto. Ogni anno il settore dei trasporti marittimi e della logistica portuale producono circa un miliardo di tonnellate di CO2, il 2,5% delle emissioni globali di anidride carbonica e il 13% delle emissioni di tutto il comparto europeo dei trasporti. Oggi venti milioni di tonnellate di CO2 dipendono dallo stazionamento delle navi e dalle operazioni di carico e scarico in porto svolte da mezzi inquinanti a diesel, come camion, carrelli elevatori, movimentatori di container e gru. Numeri destinati a crescere, con un aumento del 50% e oltre entro il 2050.

AUTO ELETTRICA, ARRIVANO LE RICARICHE A DOMICILIO

L’auto elettrica è il futuro della mobilità, soprattutto in città, ma il suo sviluppo deve fare i conti con la paura di non poterla ricaricare, rimanendo a piedi, la cosiddetta ‘range anxiety’. Quando le colonnine ci sono, essendo ancora poche, poi, si rischia di non averle vicine o di trovarle occupate. Nasce da qui l’idea di E-Gap e Reefilla, due startup italiane: portare la ricarica a domicilio, un ‘delivery’ elettrico per la mobilità a zero emissioni. E-Gap, primo operatore di ricarica mobile e on-demand in Europa, si attiva con una App. Un furgoncino, elettrico, raggiunge e ricarica il mezzo con energia al 100% rinnovabile di livello fast charge. I costi variano a seconda dell’energia richiesta e dei tempi di arrivo del van dalla prenotazione. Reefilla usa un ecosistema gestito da una piattaforma cloud IoT: quando la batteria del mezzo, geolocalizzato, scende sotto una certa percentuale parte in automatico una richiesta verso la centrale che invia il furgone, sempre a emissioni zero, con la ricarica, ugualmente verde. E-Gap è già attiva a Milano, Roma e Bologna, mentre per Reefilla il primo lancio pilota su Milano e Torino è atteso per il secondo trimestre 2022.

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