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Sudcorea, incriminato per insurrezione capo polizia nazionale

Dall'Italia e dal MondoSudcorea, incriminato per insurrezione capo polizia nazionale

In carcere anche il capo della sicurezza di Seoul
Roma, 8 gen. (askanews) – I procuratori sudcoreani hanno incriminato il capo dell’Agenzia nazionale di polizia e l’ex capo della polizia di Seoul per il loro presunto ruolo durante l’imposizione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol il 3 dicembre scorso, in un tentativo di colpo di mano dal quale il leader ha dovuto far marcia indietro in sei ore. Lo hanno riferito oggi le autorità.
Cho Ji-ho, commissario generale dell’Agenzia nazionale di polizia, e Kim Bong-sik, ex capo dell’Agenzia di polizia metropolitana di Seoul, sono stati incriminati in stato di detenzione con l’accusa di insurrezione e abuso di potere per le loro attività durante la legge marziale del 3 dicembre.
Yoon è sottoposto a procedura d’impeachment, per la quale è attualmente necessaria una conferma della Corte costituzionale. Contro di lui è stato anche emesso un mandato di cattura.
Cho è accusato di aver inviato la polizia all’Assemblea nazionale nelle concitate ore tra la proclamazione della legge marziale e il voto contrario dell’assemblea, per impedire ai parlamentari di entrare nell’edificio, e di aver presumibilmente sostenuto le truppe militari nel tentativo di arrestare politici chiave.

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