ROMA – È nato l’Intergruppo parlamentare sul ‘mismatching’ tra domanda e offerta nel mondo del lavoro. Il 33% delle aziende italiane fatica a trovare candidati con le competenze necessarie per ricoprire ruoli richiesti, mentre il tasso di disoccupazione giovanile supera il 20%, attestandosi tra i più alti in Europa. L’Intergruppo, presieduto dall’onorevole Arnaldo Lomuti (M5S) e con parlamentari di tutte le forze politiche, si pone l’obiettivo di affrontare questa complessa problematica, partendo dall’ascolto degli operatori primari dei diversi settori. Lo scopo è quello di arrivare alla costruzione e la promozione di disegni di legge condivisi.
L’iniziativa, generata su impulso del deputato Arnaldo Lomuti, ha ottenuto il supporto e l’adesione dei parlamentari Simonetta Matone, Maria Chiara Gadda, Fabrizio Benzoni, Chiara Gribaudo, Mariangela Matera, Marco Cerreto, Erica Mazzetti, Antonio Baldelli, Pasqualino Penza, Marco Scurria, Piero De Luca, Annamaria Furlan che consegnano all’Intergruppo una serie di competenze specifiche importanti e funzionali per ottenere i migliori risultati su una tematica tanto complessa quanto importante. A coadiuvare il lavoro dell’Intergruppo verrà creato un Comitato tecnico coordinato da Andrea Torracca, presidente dell’associazione Esperienza Italia, che fornirà prezioso supporto nelle azioni prioritarie che daranno impulso al percorso dell’Intergruppo.
LOMUTI: “AL LAVORO SUL MISMATCHING PER TROVARE SOLUZIONI CONDIVISE”
L’agenzia Dire ha intervistato il presidente Lomuti e Andrea Torraca, presidente dell’Associazione Esperienza Italia e coordinatore del tavolo tecnico di questo gruppo interparlamentare.Presidente Lomuti che cosa farete? “Il gruppo è nato da una presa di coscienza e cioè di una situazione negli anni sia andata ad aggravare ed è andata con un vero e proprio fenomeno negativo che è quello del disallineamento della mancata corresponsione fra la domanda per quanto riguarda le aziende nel mondo del lavoro e la risposta non sufficiente, che manca quasi, che riguarda l’aspetto dei lavoratori la platea dei lavoratori ma anche dei non lavoratori e quindi dell’offerta. Mismatching nel mondo del lavoro vuol dire disallineamento appunto, squilibrio fra la domanda e l’offerta. Noi vogliamo approfondire questo tema per cercare di fornire le migliori soluzioni attraverso gli approfondimenti condivisi con tutte le rappresentanze dell’arco parlamentare proprio per rimboccarci le maniche insieme e lavorare per il bene del nostro Paese, anche se questo è un tema che travalica i confini nazionali: è un problema europeo su cui bisogna assolutamente iniziare a pensare di intervenire, e soprattutto quale metodo utilizzare per intervenire”.
TORRACA: “PUNTARE SU AGRICOLTURA E SICUREZZA”
L’Intergruppo parlamentare sul ‘mismatching’ vede la partecipazione di tutte le forze politiche, non c’è e non ci sarà la bandierina di questo o quel partito quindi le proposte saranno condivise. Presidente Torracca, lei è il coordinatore del Tavolo tecnico, su quali ambiti e settori si punterà? “Il Tavolo tecnico-spiega- avrà il ruolo fondamentale di dare delle risposte concrete a un problema che nasce parecchi anni fa ma che ora è diventata una emorragia: ci sono 5 milioni di posti di lavoro che mancano all’appello e che, se messi insieme ai 23 milioni di occupati totali, sono una cifra mostruosa. Gli asset saranno quelli primari, a partire dall’Agricoltura, perché dobbiamo pensare che al lavoro gli va riconnotata la giusta posizione, perché noi stiamo perdendo asset fondamentali anche della nostra italianità. Per esempio stiamo importando il 50% del grano, questo perché abbiamo aziende agricole che non hanno i dipendenti per coltivarlo, e poi stiamo perdendo la filiera del pomodoro. Poi la sicurezza nazionale, se aziende come Fincantieri saranno costrette a fare entrare nel mercato aziende estere parliamo anche di sicurezza nazionale”.
LOMUTI: “GUARDARE OLTRE LA FORMAZIONE ‘ORDINARIA'”
Presidente Lomuti, quindi l’Intergruppo parlamentare punterà molto su progetti che riguarderanno i diversi territori, si occuperà anche di formazione e di scuola, per mettere in contatto proprio i giovani studenti con il mondo delle imprese… “Sì- risponde- perché non è vero che nel nostro Paese il lavoro non c’è, il lavoro c’è, soltanto che la formazione su cui noi stiamo lavorando, spingendo adesso, ovvero una formazione ordinaria, pecca nella valutazione. Le aziende hanno bisogno di determinate figure e la formazione deve lavorare per fornire alle imprese queste figure. Quindi la soluzione al problema viene in gran parte fornita proprio dal lavoro che deve essere fatto sulla nuova visione di formazione dei lavoratori, dei non lavoratori e anche dei lavoratori con un grande bagaglio di esperienza, anche per frenare le ‘fughe di cervelli’. Questa è la mission dell’Intergruppo parlamentare, focalizzarci bene sul problema e sulle soluzioni, che poi dovranno diventare possibili proposte di legge. Questo lavoro deve portarci a offrire alla legislatore dei consigli normativi che vengono da un lavoro fatto da persone che hanno abbandonato le proprie bandiere politiche per portare a un lavoro più proficuo”.
TORRACA: “DA COINVOLGERE ANCHE LE COMUNITÀ STRANIERE IN ITALIA”
L’Intergruppo parlamentare coinvolgerà anche le comunità straniere. “Partendo dalle domande delle aziende- risponde il Coordinatore del tavolo tecnico- a cui si possono dare risposte che abbiamo già in casa. Ci sono 5 milioni di persone con regolari documenti in Italia appartenenti a comunità straniere, c’è un tasso di disoccupazione alto nonostante si riscontri una sensibilità per lavori che magari gli italiani non vogliono più fare. Perciò è lì che sicuramente dobbiamo andare. Ma vogliamo fare anche un altro percorso sociale, partendo dal sovraffolamento delle carceri oggi del 160%. Anche lì presenteremo progetti di formazione e inserimento nel mondo del lavoro. I problemi, ripeto, li possiamo risolvere con quello che abbiamo già in casa” chiude Torracca.
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