Sesta edizione del “Trauma Vision” presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli

“A causa della gravità e della complessità delle lesioni, i politraumatizzati civili e militari richiedono un alto livello di assistenza medica oltre che di altri servizi a supporto. Ecco perchè faccio appello alle istituzioni tutte ed ai medici, agli infermieri, ai soccorritori ed ai volontari, affinché non sottovalutino l’importanza della formazione e dell’aggiornamento”. Così il prof.dott. Giuseppe Noschese, presidente della Idma – International Disaster Medicine Association, a margine del suo intervento d’apertura della sesta edizione del Trauma Vision, che si è svolta nella giornata di oggi presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli.

“Ho voluto fortemente che anche quest’anno il convegno si tenesse in questa location perchè credo fondamentale l’integrazione civile e militare nel sistema traumatologico per prevenire e cercare di evitare decessi dopo l’infortunio”. Ha detto ancora Noschese. E sull’importanza della formazione e della prevenzione si è soffermato anche Roberto Schiavone di Favignana, presidente dell’Università Popolare Universo Humanitas, che ha spiegato l’impegno che da sempre l’Humanitas mette in campo affinchè tutti i soccorritori ed i volontari siano sempre pronti ad intervenire in maniera corretta ed adeguata dinanzi ad ogni tipo di trauma.

“Abbiamo da poco concluso un corso di formazione al quale hanno partecipato 35 persone tutte di origini Ucraine. Il corso consisteva in tecniche di primo soccorso e prima assistenza medica per i politraumatizzati. Ora queste 35 persone partiranno per l’Ucraina pronte per stare al fianco dei loro militari e al tempo stesso per fornire loro l’adeguata preparazione ad intervenire in caso di incidenti con politraumatizzati”. A seguire medici, esperti e soccorritori, si sono confrontati, con diverse relazioni e con la proiezione di video medici virtuali, sul politrauma e sui suoi aspetti critici nell’intervento di emergenza.