Scene da un Matrimonio, la versione di Hagai Levi su Sky Atlantic

Era il 1973 quando Ingmar Bergman scrisse e diresse Scene da un matrimonio, miniserie suddivisa in 6 puntate e incentrata sulle spinose dinamiche di coppia in un matrimonio.

Un lavoro molto rivoluzionario per l’epoca, capace di lasciare il segno per il personalissimo tratto nel restituire con tagliente cinismo quella disillusione amorosa propria delle relazioni congelate dalle routine e dall’incessante evolversi del rapporto coniugale.

Quarantotto anni dopo a Venezia, il regista israeliano Hagai Levi presenta la sua versione di questa miniserie di culto, stavolta dietro all’autore c’è l’imponente targa del colosso HBO (in molti casi, una vera e propria garanzia di qualità).

Difatti ciò che abbiamo di fronte è un riuscito esperimento seriale ambientato ai giorni nostri forte di un cast d’eccezione rappresentato da Jessica Chastain e Oscar Isaac.

La miniserie, composta da 5 episodi da 60 min ciascuno, si presenta quale viaggio immersivo nella vita quotidiana di Mira e Jonathan, due coniugi che tentano di rianimare un rapporto comatoso, ancora in piedi grazie alla presenza della piccola figlia Eva e a quella tiepida sicurezza che accompagna le relazioni a lungo termine.

E’ infatti già dal primo episodio che capiamo chi dei due subisce passivamente il peso della monotonia, cioè Mira. Il suo personaggio a tratti evanescente, agisce con perenne e composta aggressività rendendo molto esplicita, attraverso spietati dialoghi, la sua insoddisfazione nei confronti del marito.

Jonathan dal canto suo, sa bene che qualcosa turba profondamente sua moglie, ma egli opera un continuo e patetico tentativo di trovare soluzioni o semplicemente di spegnere ogni genere di confronto.

Inutile dire che a rendere profonde e incisive alcune sequenze è la presenza di due attori di grandissimo spessore che ancora una volta donano luce e naturalezza ad una vicenda molto impegnativa da portare sullo schermo.

Il primo episodio è già disponibile su Sky Atlantic in prima assoluta, mentre per il secondo si dovrà attendere qualche giorno in più. Ma la qualità vale l’attesa.

Giada Farrace