Riparte il progetto “Materia Viva”

‘Materia Viva’, il progetto (a cura di a cura di Maria D’Ambrosio con Giovanni Petrone) che attraverso l’arte contemporanea e il design promuove i territori e le attività produttive, riparte a febbraio focalizzando su un altro dei luoghi del suo itinerario: le cave di tufo a Cappella Vecchia a Napoli – primo sistema di ‘fabbriche di materiali da costruzione’ che risale ai primi coloni greci e al loro insediamento urbano sul Monte Echia a Pizzofalcone – che insieme al giardino e la Rampa Caprioli detto ‘la montagnola’, grazie alla disponibilità della proprietà, sono diventati da ottobre 2021 oggetto di lavoro per il gruppo di studenti coordinati da Francesca Castanò e Carla Langella del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università Vanvitelli.

Il primo appuntamento è domani mattina (10 febbraio 2022) al Vicoletto Cappella n°7 per le prime due installazioni site specific progettate dal gruppo di studenti della Vanvitelli con l’aiuto del gruppo di makers in formazione coordinato dalla Cooperativa Cantiere Giovani.

Due azioni pubbliche che intervengono in quegli spazi per iniziare a parlare al territorio e al quartiere perché a partire da chi lo abita si possa riacquistare consapevolezza del valore storico e archeologico di quelle cavità – ora destinate a garage – da connettere al patrimonio culturale della città da conoscere e valorizzare. Le installazioni avranno anche la funzione di rinviare, mediante un link specifico, a contenuti aggiuntivi nel web, prodotti ad hoc per informare e approfondire la conoscenza dei luoghi.

A seguire, il 15 febbraio 2022 ad Aversa, nella sede del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università Vanvitelli, la mostra dei prototipi di tutti progetti site specific ideati per il sito a Cappella Vecchia. Solo un inizio per poi preparare alla mostra di marzo, in situ a Cappella Vecchia e alle altre azioni pubbliche da preparare per attivare anche gli altri luoghi interessati da ‘Materia Viva’, e quindi ancora Palazzo Fondi e il distretto artigiano di Rua Catalana, l’Istituto Caselli-Real Fabbrica di Capodimonte, e Marcianise con la sua area industriale, l’ex Palazzo dei pegni e lo spiazzo nei pressi dell’ex Macello destinato a Materia Viva.

Nel quartiere di Chiaia, che si distingue per la presenza di gallerie e spazi dedicati all’arte contemporanea, è importante che il lavoro e la ricerca degli artisti contemporanei, insieme a quella di studiosi e giovani designer, contribuiscano a recuperare il valore dell’Arte Pubblica con opere site specific e con un lavoro di comunicazione pubblica che smuova il senso comune verso una nuova sensibilità, più attenta al territorio, alla sua storia, alle sue risorse e soprattutto dentro una logica produttiva che unisce cultura produttiva e beni materiali a cultura e beni immateriali.

Molti gli artisti/le artiste che hanno dimostrato interesse per Materia Viva e i luoghi fino ad ora individuati, per le tematiche su cui si muove e per mettersi all’opera collaborando e interagendo con le risorse e i saperi messi in gioco attraverso i diversi partner coinvolti.

Con la primavera poi partiranno attività e produzioni site specific in tutti i luoghi individuati da Materia Viva

Istituto Caselli / Real Fabbrica di Capodimonte

Nel Bosco di Capodimonte è da continuare il lavoro di valorizzazione e di promozione delle attività relative alla ideazione, formatura e realizzazione di manufatti in porcellana. La presenza di una Scuola-Fabbrica costituisce un unicum che va connesso al territorio e alle sue potenzialità di innovazione, sviluppo e produzione.

Prima azione con cui Materia Viva ha ‘acceso’ l’attenzione su questo unicum, è stata l’installazione di Vacuo del Collettivo DAMP a maggio e fino a luglio 2021.

Palazzo Fondi / distretto artigiano di Rua Catalana

La presenza di Palazzo Fondi e le sue potenzialità come sede di attività dell’industria culturale spinge la progettualità di Materia Viva a rendere più visibile il nesso tra produzione materiale e indotto produttivo, artigianale e manufatturiero della filiera del settore artistico e culturale.

Proprio a Palazzo Fondi, al terzo piano, sede di Casa del Contemporaneo, si è dato avvio nel marzo 2021 a Materia Viva, in forma di prologo, con l’installazione di Vacuo del Collettivo DAMP.

Giardino e Rampa Caprioli / cave di Tufo a Cappella Vecchia

La presenza del sistema di cave di tufo a Cappella Vecchia va resa evidente per l’importanza delle prime e antiche fabbriche di materiali che la città di Napoli ha visto insediarsi ad opera già dei primi coloni greci per la loro attività costruttiva. Le cave e il giardino e la rampa Caprioli disegnano un antico distretto produttivo collegato con l’insediamento urbano di Monte Echia che va reso più leggibile e conosciuto perché si possa riqualificare la zona archeologica e restituirla alla fruizione della città.

MATERIA VIVA a Marcianise all’ex Palazzo dei Pegni e nello spiazzo nei pressi dell’ex Macello

uno spazio nel centro storico della città e una piazza nella periferia residenziale come spazi pubblici da dove guardare e connettere all’area industriale e alle attività che fanno di Marcianise un’area produttiva e con una presenza significativa di imprese a forte vocazione innovativa.

Di grande interesse anche il significativo patrimonio di archeologia industriale che vede il presidio olivettiano insieme con altri edifici di interesse storico e architettonico come quello della Kodak e quello della 3M, da valorizzare.

A lavoro ci saranno da marzo 2022 un gruppo di studenti del Dipartimento di Architettura, il corso di studi di Community Design, insieme a quelli dell’Istituto d’Arte cittadino e dell’Accademia di Foggia, con i loro docenti di riferimento in interazione con artisti, studiosi e imprese.

Area industriale

Presso la sede di exNovo Marcianise city lab, lo spazio aperto da luglio 2018 da F2Lab grazie all’ospitalità dell’azienda Airpol, saranno organizzati incontri seminariali e laboratoriali ed eventi di presentazione legati alle attività di valorizzazione dell’area industriale e alla promozione della ricerca applicata al recupero di polistirolo ed altri scarti.

Le imprese del territorio che aderiscono a ‘Materia Viva’ costituiscono un piccolo presidio attivo che manifesta la volontà a fare della responsabilità sociale d’impresa un motore di sviluppo e promozione territoriale.