Restituiti gli ori di San Nicola rubati nella Basilica di Bari

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BARI – Un applauso e un “viva San Nicola” sono apparsi come il sospiro di sollievo di una città intera che oggi ha assistito alla cerimonia di restituzione degli ori rubati lo scorso 22 marzo dalla statua del patrono di Bari. La piazza antistante la basilica nel cuore del borgo antico della città era puntellata di devoti che appena hanno visto i cuscini rossi con le reliquie passare dalle mani dei poliziotti a quelle dei padri domenicani custodi della chiesa si sono commossi.

La polizia di Stato ci ha messo poco a chiudere il cerchio sul colpo messo a segno da un uomo di nazionalità tunisina che ora è in carcere perché incastrato da una impronta lasciata in basilica e che dopo il furto avrebbe trascorso il resto della notte in una sala scommesse del quartiere Madonnella, giocando alle slot machines con le monete rubate poco prima dalle cassette delle offerte. Gli agenti della Squadra mobile hanno avuto bisogno di pochi giorni per trovare quasi interrato, lo zaino con dentro la refurtiva: era vicina al casolare nel quartiere Japigia a Bari in cui è stato rintracciato il presunto ladro.

“Bari città felice oggi più che mai”, ha ricordato padre Giovanni Distante, priore della basilica, menzionando il legame “che dal 1087 unisce la città a San Nicola”. Quanto accaduto ha fatto venir fuori “l’orgoglio, il senso di appartenenza e l’amore della città per il suo patrono”.

“Attorno al santo la città ha creato la propria identità fatta di pace e accoglienza perché san Nicola non è solo un simbolo per la religione ma anche di civiltà”, le parole del sindaco di Bari, Antonio Decaro, che si è negativizzato al Covid stamattina, giusto in tempo per “essere qui e vivere la gioia della città”. “L’augurio è che San Nicola possa portare la pace tra i popoli che lo venerano come quelli ucraino e russo”, ha detto il procuratore capo di Bari, Roberto Rossi, a cui ha fatto eco il questore, Giuseppe Bisogno, evidenziando che “il lavoro dei reparti della polizia di Stato” e “il sostegno che ci è arrivato dalla città: noi ce la mettiamo tutta per poter rispondere adeguatamente”.

“Qualcuno ha detto probabilmente che San Nicola ci ha voluti dare un segno, perché, distratti da tante cose, non ci soffermavamo abbastanza su quelle che sono le grandezze che la nostra città, che la nostra comunità ha voluto in questi giorni manifestare – ha aggiunto il prefetto di Bari, Antonia Bellomo -. È stata violata la statua, un luogo sacro, ma ringrazio tutta la squadra Sato per quello che ogni giorno fanno sul territorio. Il loro impegno è costante e ci fanno vivere una comunità più sicura”. La refurtiva è stata risposta ai piedi della statua del Santo mentre qualche abitante di Bari vecchia ha intonato il canto dedicato al vescovo di Myra. 

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