Parla una fonte di Big Pharma: “La verità sul ritardo dei vaccini”

24 gennaio, AstraZeneca comunica a Bruxelles tagli del 60% nelle forniture di vaccino anti Covid per il primo trimestre. E i vari Stati membri, invece di 80 milioni di dosi, dovranno dividersene meno della metà. Un duro colpo per l’Italia che sul siero della casa anglo-svedese si gioca la riuscita dell’intera campagna vaccinale. Dei 16 milioni promessi entro aprile, se va bene, ne arriveranno 4,2. Poco più di un quarto del quantitativo pattuito.

20 febbraio. Un mese dopo, il copione si ripete. L’azienda decurta di un ulteriore 11% le consegne. Da AstraZeneca, dove si sta lavorando “per rispettare l’impegno di consegnare all’Italia 4,2 milioni di dosi nel primo trimestre”,

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