MPS: Utile netto trimestrale record a 236 milioni, boom margine d’interesse

Margine operativo lordo intero esercizio +67,6%, margine interesse +56,6%

Monte dei Paschi di Siena ha chiuso il primo trimestre 2023 con un utile netto superiore alle attese di 236 milioni di euro. L’utile è aumentato del 51,3% rispetto al trimestre precedente e ben al di sopra dei suoi 10 milioni di euro raggiunti nello stesso periodo del 2022.

Le vendite del Gruppo hanno raggiunto 879 mln, in aumento dell’11,8% su base annua. Anche i ricavi sono aumentati trimestre su trimestre (+ 4,8%) trainati dai margini di interesse (+1,2%) e soprattutto dalle commissioni nette (+7,3%).

In termini di capitale, inclusi gli utili del primo trimestre, il Common Equity Tier 1 ratio proforma è stato del 14,9% e il Total Capital ratio è stato del 18,5%.

L’EBITDA è pari a 414 milioni di euro, in crescita sia rispetto al 31 marzo 2022 (+67,7%) sia rispetto al trimestre precedente (+24,7%).

In particolare, al 31 marzo 2023, il margine di profitto è pari a 505 milioni, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+56,6%). Anche i margini sono aumentati trimestre su trimestre (+1,2%) grazie al contributo dei prestiti commerciali, che continuano a beneficiare del rialzo dei tassi di interesse.

Le commissioni nette, pari a 332 milioni di euro, sono in costante aumento rispetto al trimestre precedente (+7,3%) principalmente per la ripresa delle commissioni da Wealth Management (+18 milioni di euro).

Il calo delle commissioni rispetto a quelle dello stesso periodo dell’anno precedente (- 10,2%) è dovuto essenzialmente all’aumento delle commissioni di intermediazione legate alla volatilità del Mercato e all’interesse da parte della clientela per gli investimenti a tasso fisso, principalmente titoli di stato.

I costi operativi sono diminuiti (-13,8% su anno), generato dai risparmi sulle spese del personale derivanti dalle uscite incentivate avvenute a dicembre 2022 (circa -20%) e al continuo focus sull’efficientamento: il cost/income è sceso al 52,9%, al di sotto del target del 2026.

Giovanni Lombardi Stronati