Moretta (commercialisti): puntare al miglioramento delle prestazioni e al risparmio della spesa pubblica

 

Lo ha detto il numero uno dell’Odcec Napoli al webinar “Impatti del covid sulla sanità e sviluppi futuri”

 

NAPOLI – “Il ruolo dei commercialisti è fondamentale per individuare nel cluster della sanità i margini di miglioramento delle prestazioni nell’interesse dei cittadini e del risparmio della spesa pubblica, ma soprattutto siamo in grado di portare alle aziende sanitarie un contributo fattivo e operativo per la loro crescita.

Lo ha dichiarato il presidente dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Napoli, Vincenzo Moretta (nella foto), nel corso del webinar “Impatti del covid sulla sanità e sviluppi futuri” organizzato dal Consiglio nazionale dei commercialisti italiani.

“Credo che questa debba essere la chiave che deve assolutamente aprire ulteriori porte che vadano in questa direzione. Il nostro ordine – ha aggiunto Moretta – è stato il primo in Italia ad aprire una sede che si occupa solo di Sanità e siamo già alle seconda edizione del master in management di aziende sanitarie, in collaborazione con il Suor Orsola Benincasa, al quale partecipano non solo commercialisti ma anche medici. Questo per sottolineare come l’Odcec di Napoli, che ho l’onore di guidare, ha scavato un solco importante in un ambito che sempre più spesso ci chiede risposte”.

Una sfida rilanciata dal segretario nazionale dei commercialisti italiani, Achille Coppola: “Il nostro Paese sta per ricevere un sostegno economico fondamentale dall’UE in particolare nel settore sanitario dove questi fondi devono essere gestiti nella migliore maniera possibile, con oculatezza e programmazione adeguata. In quest’ottica il nostro ruolo diventa fondamentale a supporto della pubblica amministrazione”.

Sulle difficoltà del settore della sanità privata si è soffermato Bruno Biagi, vicepresidente Aiop: “Il 2020 è stato un anno orribile per la sanità privata in genere, specialmente tra marzo e maggio tutte le strutture sono dovute rimanere aperte, non hanno potuto chiudere ne utilizzare strumenti per la riduzione dei costi”.

“Successivamente c’è stata una lenta ripresa dell’attività che però non raggiunge i livelli che possono far prevedere un recupero dei fatturati delle attività dello scorso anno. Oggi la situazione è diversa da regione a regione”.

“Abbiamo siglato ad esempio un accordo con la regione Emilia Romagna che si sarebbe occupata del rimborso di tutte le spese sostenute dalle aziende per ciò che riguarda la gestione covid, quindi dai tamponi, ai presidi sanitaria, ai camici”.

“Questo è sicuramente uno dei punti in cui il commercialista può darci una mano. Un sistema serio per trovare delle modalità di rendicontazione di queste spese, in maniera puntuale e precisa, è sicuramente uno degli aspetti per noi di maggiore interesse”.

Il supporto dei commercialisti viene assicurato da Gianluigi Longhi, coordinatore del gruppo di lavoro Cndcec service economy: “Noi commercialisti ci candidiamo per essere al fianco di AIOP in questa delicata fase di rendicontazione delle spese dovute alla gestione dell’emergenza covid, in modo da far emergere questi costi che ad oggi sono latenti e che possono essere invece rimborsati e indennizzati da parte della struttura pubblica. Mi auguro che nasca una collaborazione continuativa tra il nostro gruppo salute e l’AIOP nell’interesse dei cittadini e delle aziende del settore”.

Offerta ribadita anche da Carmen Padula, coordinatrice del gruppo di lavoro sulla Sanità del Consiglio nazionale dei commercialisti: “Il nostro ordine già da diversi anni ha costituito la sezione sanità, pertanto stiamo portando avanti una mappatura a livello nazionale dei colleghi che si interessano di questa specifica materia”.

“Con questo workshop vogliamo delineare il ruolo del commercialista del futuro, dovuto anche alla velocizzazione dei processi telematici impressa dal covid. Occorre una visione alternativa, vedere il commercialista non solo come consulente o come organo di controllo anche come un ruolo di governance all’interno delle aziende”.