“Con Mipu intelligenza artificiale alla portata di tutti per produzioni più sostenibili”

Intelligenza artificiale alla portata di tutti nell’ottica di una produzione industriale più sostenibile, efficiente e inclusiva. È la scommessa di Mipu Predictive Hub, azienda attiva nel campo delle tecniche predittive che ha partecipato al WCCI, la più grande fiera al mondo dedicata all’intelligenza artificiale, presso il Centro Congressi Padova Fiere, in occasione degli 800 anni dell’Università di Padova.

La Ceo di Mipu, Giulia Baccarin, è prima intervenuta alla tavola rotonda “Esempi e progetti di intelligenza artificiale per la ripresa sostenibile”; quindi ha tenuto il workshop “Ai nei processi industriali delle pmi”, rimarcando come la missione di Mipu sia “portare le tecniche predittive e l’intelligenza artificiale nel mondo della fabbrica e della città. Siamo convinti che, per un imprenditore, riuscire a ‘sapere prima’ che cosa avverrà in azienda e organizzare così al meglio le risorse umane, materiali e finanziarie, potrebbe essere decisivo per il futuro stesso dell’impresa”.

Baccarin ha raccontato delle oltre 150 installazioni della tecnologia Rebecca, che permette la costruzione codeless di intelligenze artificiali, “in modo da democratizzare l’utilizzo di questa tecnologia così impattante”.

Mipu ha già introdotto con successo, nel mondo delle industrie, intelligenze artificiali quali “Mi-nvento”, per inventariare rapidamente i beni fisici di proprietà di un’azienda; “Magazzino Predittivo”, che consente di pianificare le manutenzioni con mesi di anticipo. Altre intelligenze artificiali vanno a prevedere il consumo energetico, suggeriscono come ottimizzare il flusso produttivo e consentono di ridurre la quantità di materia prima usata nel processo a parità di produzione. “Nel corso del workshop ho descritto ciascuno di questi esempi nel contesto specifico di applicazione”, spiega Baccarin, “in particolare abbiamo riportato le esperienze dei grandi clienti italiani e delle pmi, per confermare come l’intelligenza artificiale possa rappresentare un punto di svolta tra la fabbrica del presente e del futuro”.