Milano, l’assessore Sacchi: “Museo nazionale della esistenza, presto saprete a che punto siamo”

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MILANO – “Racconteremo presto l’evoluzione dei lavori e le sue tempistiche, ma sono molto soddisfatto del rapporto tra Comune e ministero (della Cultura, ndr)”, grazie a cui “stiamo mettendo a punto questa grande infrastruttura”, con l’impegno di portare a termine il Museo nazionale della Resistenza “nel più breve tempo possibile”. Ad annunciarlo e prometterlo è l’assessore del Comune di Milano Tommaso Sacchi, parlando con la stampa a margine del sopralluogo della commissione consiliare Cultura alla Casa della memoria di via Confalonieri.

D’altronde, con Roma “abbiamo aperto un tavolo di lavoro serratissimo”, e questo proprio perché “siamo nel cuore della Milano che cambia sia dal punto di vita architettonico sia- sottolinea Sacchi- dal punto di vista della morfologia urbana”.

Il Museo della Resistenza di Milano, la cui apertura è prevista a cavallo tra il 2025 e il 2026, è un progetto del Ministero della Cultura e del Comune di Milano, ‘supportato’ scientificamente dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri e dalla rete degli Istituti italiani per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, e troverà casa nell’edificio progettato dallo studio Herzog & de Meuron, a completamento del piano integrato di intervento dei Bastioni di Porta Volta, già in parte realizzato lungo via Pasubio con la sede gemella di Fondazione Feltrinelli. Lo spazio, complessivamente di circa 3.800 mq, sorgerà all’interno dell’area comunale tra via Montello e via Volta. 

LOGGIA MERCANTI, SACCHI: COMUNE PROTEGGERÀ SIMBOLO NOSTRA STORIA

Per quanto riguarda la situazione di degrado di cui è vittima la Loggia dei Mercanti, Sacchi assicura che “i punti che il presidente di Anpi cittadino e provinciale metteva alla nostra attenzione sono e verranno trattati”. Secondo l’assessore alla Cultura di Milano c’è tutto l’impegno del Comune a preservare e tutelare “un luogo di memoria, cultura e storia” della città “da soggetti che non ne hanno capito il valore”.

In particolare, prosegue l’esponente della giunta Sala, “abbiamo attivato un comitato interassessorile con Granelli (responsabile dela Sicurezza, ndr)”, a cui si lega un tavolo con Anpi, proprio per affrontare i ripetuti allarmi. Nei giorni scorsi, infatti, Roberto Cenati era tornato sul punto denunciando ancora una volta l’incuria in cui versano la Loggia e l’installazione sulla Resistenza antifascista che l’associazione aveva donato alla città. Cenati chiedeva più pulizia ma soprattutto più controllo, dal potenziamento dell’illuminazione all’installazione di telecamere di video sorveglianza, financo una pattuglia della Polizia Locale.

Da qui, dunque, Sacchi garantisce l’impegno comunale, non solo sul piano del decoro, con “la rimozione delle scritte e della sporcizia” ma anche lato cultura, considerato “il luogo monumentale” che la Loggia rappresenta. “Ci siamo attivati in maniera tempestiva- conclude- e proseguiremo in questa modalità”.

COVID, SACCHI: LIVE IN CRISI, FAREMO ‘PRESSING’ SU MINISTERO 

Quello dei live e degli spettacoli dal vivo, aggiunge Sacchi, è un settore in cui “le disposizioni centrali in materia di sicurezza sanitaria sono più che in altri severe”, tanto da aver “messo in crisi un enorme comparto, quello della musica dal vivo nella maniera più particolare”. Perciò “adesso che il governo è in piene forze” dopo l’elezione del presidente della Repubblica “ancora di più intensificheremo i rapporti con loro per capire quali prospettive temporali ci saranno”.

L’esponente della giunta Sala, riepilogando le proposte già fatte come il biglietto sospeso, i voucher e l’albo cittadino dei live club, tiene la barra dritta e ribadisce che “i luoghi della cultura sono sicuri”. I club e le discoteche, prosegue, rientrano a pieno titolo nel novero dei luoghi di produzione culturale di una città, perciò non solo vanno difesi ma anche aiutati concretamente: “tante” sono infatti “le istanze di aiuto e di appello a forme di agevolazioni e incentivo che nella maggior parte dei casi condivido” e, per questa ragione, garantisce Sacchi, il tavolo interassesorile intercittadino tra omologhi alla Cultura che aveva istituito a Firenze remerà con più forza nella direzione del sostegno al settore, puntando soprattutto al confronto diretto col ministero.

“Chiaramente le regole sull’accesso a discoteche e luoghi dei live non possiamo metterle noi” ma, lato Comune, quello che invece “è mio compito fare” è “monitorare costantemente l’evoluzione delle disposizioni” ma anche “proseguire gli incontri” coi comparti e “mantenere informati imprenditori e operatori culturali, giustamente molto preoccupati per il futuro”.

CULTURA MILANO. SACCHI: ESTENDERE GLI ORARI DEI MUSEI 

“Abbiamo iniziato un percorso e una riflessione interna importante” per “migliorare ed estendere il servizio dal punto di vista orario” dei musei civici di Milano. Una riflessione “più che opportuna” per “leggere le esigenze di una comunità cittadina” in cui “sono pochi i lavoratori e le lavoratrici che alle 17.30 escono dal luogo di lavoro”, tra “libere professioni, partite Iva in campo creativo e molte altre professioni che non prevedono lo stacco” all’ora in cui chiude la gran parte dei luoghi d’arte museale a Milano. A dare la notizia è Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura di Milano, durante il sopralluogo alla Casa della Memoria di via Confalonieri organizzata dalla commissione consiliare pertinente.

E proprio nel corso del suo primo sopralluogo da assessore di Palazzo Marino, Sacchi tocca il tema degli orari dei musei meneghini proponendo di rivederne le aperture. E’ stata la consigliera di maggioranza Alice Arienta, membro della commissione, a introdurre il tema durante la speciale riunione. Secondo Arienta, infatti, si potrebbero tenere aperti il lunedì mattina i musei civici, “quando sono tutti chiusi”, come “strategia di valorizzazione dei luoghi di cultura che vengono poco visitati”, tra cui la stessa Casa della Memoria che è parte della rete museale civica.

Da qui, dunque, la risposta di Sacchi che ha poi chiesto a consiglieri e consigliere “benchmark di esperienze nazionali e internazionali positive” a cui ispirarsi per migliorare il servizio. Insomma, tutt’altro che chiudere i luoghi di cultura perchè siamo in pandemia, piuttosto rilanciarli e tenerli ancora più aperti. Questo è l’obiettivo con cui si misurerà presto, promette annunciando la volontà di potenziare anche la comunicazione del settore, specie a beneficio dei musei civici cittadini, cosa che, d’accordo col presidente Luca Costamagna, sarà affrontata prossimamente durante un’apposita riunione di commissione consiliare.

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