Lombardia, Pisapia: non mi candido, centrosinistra sia comunità

“Non servono salvatori della patria”

Roma, 10 nov. (askanews) – “Ci ho pensato seriamente ma credo che la soluzione migliore per il centrosinistra e per il civismo sia quella di cambiare schema. Di puntare sulle tante energie che ci sono sul territorio a partire dai sindaci, dagli assessori, dai consiglieri comunali, dall’associazionismo che hanno fatto, e stanno facendo, molto bene in tanti comuni lombardi”. Con queste parole l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, intervistato dal Corriere della Sera, declina l’invito a candidarsi per sfidare Letizia Moratti nella corsa del centrosinistra per le regionali lombarde.

“Nel mio impegno politico – spiega Pisapia – ho sempre pensato che non ci siano ‘salvatori della patria’, ma che i risultati migliori siano il frutto del lavoro unitario di una comunità. È stato così quando abbiamo vinto a Milano nel 2011. È di questo che ha disperatamente bisogno il centrosinistra nazionale e lombardo: ricostruire una comunità che sceglie democraticamente i propri candidati. Non bisogna avere paura delle primarie, le vittorie più belle le abbiamo ottenute dopo le primarie. La condizione fondamentale è che ci deve essere un programma condiviso e che tutti, ma veramente tutti, si impegnino per vincere le elezioni”.

Secondo Pisapia quella della Moratti candidata dal Terzo Polo “è un’operazione legittima ma anche spregiudicata. Ritenevo possibile un’alleanza col Terzo polo ma in un ambito di un centrosinistra che si rinnova e decide insieme i candidati e il programma. Pensare di imporre una candidata di destra, che non sarebbe votata dalla gran parte dell’elettorato di centrosinistra, è stato sbagliato e controproducente. Anche perché ci si dimentica che, fino a pochi giorni fa, voleva a tutti i costi essere la candidata della Lega e di FdI”.