Libri, “Non me ne frego” presentato a Milano da Vittorio Feltri

Il caso editoriale firmato da Lenzi che parla di informazione

Milano, 18 mar. (askanews) – Presentazione meneghina per “Non me ne frego. La crisi delle democrazie occidentali (e Giorgia Meloni non c’entra)”, Male edizioni. Lunedì 20 marzo alle 18 si tiene “un dialogo contro la noia del politicamente corretto con Vittorio Feltri” al Centro Brera (via Marco Formentini 10).

Si discute di un vero caso editoriale, l’ultimo libro di Massimiliano Lenzi – giornalista, scrittore e autore tv – e della necessità di un’informazione (soprattutto in Italia ma non solo) meno equivicina al Potere e più equidistante.

Partecipa lo storico Giordano Bruno Guerri, che nel suo intervento contenuto a chiusura del volume si domanda “se l’imposizione della correttezza è democratica”. Ci si interroga sul rischio di una limitazione delle libertà, a cominciare dalla libertà di opinione, a causa del dilagare del politicamente corretto e della cancel culture. Partecipa all’evento oltre a Lenzi, Feltri e Guerri, anche la giornalista Marta Ottaviani.

Innovazione,da Italia quasi 5mila domande brevetti a EPO nel 2022

11mi nel mondo in graduatoria.8 regioni tra 100 più innovative Europa Roma, 28 mar. (askanews) – L’economia italiana continua a innovare a ritmo sostenuto. Le aziende e gli inventori italiani hanno depositato presso l’Ufficio europeo dei brevetti (EPO – European Patent Office) nel 2022 un totale di 4.864 domande, il secondo numero più alto di

FOTO | VIDEO | A Bologna un nuovo sciopero dei taxi: corteo e clacson

BOLOGNA – Corteo a passo d’uomo dal distretto fieristico fino in piazza Maggiore, clacson a tutto spiano, fumogeni e qualche petardo. A Bologna si riaccende la protesta dei tassisti che oggi hanno messo in campo la seconda giornata di sciopero nel giro di tre settimane: la categoria si fa sentire proprio sotto le finestre del

Addio a Gianni Minà, il mondo nella sua agenda telefonica

Il maestro di giornalismo è morto a 84 anni Roma, 27 mar. (askanews) – Quando nel 1992, durante la sua trasmissione “Alta classe” su Rai Uno, un Massimo Troisi in forma smagliante disse “Invidio quest’uomo per la sua agendina telefonica”, quella dell’attore napoletano fu una battuta geniale, ma era anche un dato di fatto. In
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