Lazio, sabato confronto Pd-M5S: ultima chance per il campo largo

ROMA – Dal Movimento Cinque Stelle al Partito democratico, dal Terzo polo di Calenda e Renzi all’Alleanza Sinistra-Verdi, oltre alla Cgil e all’associazionismo territoriale, sociale e ambientalista: tutti invitati – compreso il candidato del Pd, Alessio D’Amatoall’assemblea pubblica convocata per sabato mattina alle 10 a Spin Time da Sinistra Civica Ecologista, per quella che potrebbe essere l’ultima possibilità di mantenere unito – anzi, di riunire – il fronte progressista del centrosinistra, quel campo largo che ancora per qualche settimana governerà insieme la Regione Lazio prima delle elezioni di febbraio.

Ad annunciare l’appuntamento sono stati stamattina gli esponenti romani e laziali di Sce – Alternativa Comune, Claudio Marotta, Amedeo Ciaccheri, Simone Petrangeli e Michela Cicculli, in occasione della presentazione dei 10 punti programmatici individuati dal partito in vista delle prossime regionali.
All’assemblea di sabato allo Spin Time “abbiamo invitato tutte le forze che oggi partecipano all’esperienza di campo largo del governo della Regione Lazio. Abbiamo invitato il M5S che sta valutando la sua partecipazione, il Pd, Sinistra Italiana e Verdi e abbiamo allargato l’invito a tutte le forze del campo progressista”, ha spiegato Ciaccheri.

I 10 PUNTI PROGRAMMATICI DI SCE PER IL CAMPO LARGO

Una Regione terra di pace e porto sicuro, policentrica e attenta alle aree interne e periferiche, attenta all’agricoltura e alla biodiversità, che guardi al reddito di prossimità e del cittadino in formazione. E poi una Regione per la transizione e l’economia circolare, attenta alla conoscenza e alla rigenerazione delle politiche abitative. Infine il welfare comunitario, i generi e le generazioni, e una Regione per il rilancio e la difesa della sanità pubblica. Sono questi i 10 punti messi sul tavolo del centrosinistra da Sce stamattina.

L’APPELLO A PD E M5S: “NON DISTRUGGIAMO COALIZIONE ESISTENTE”

Nel Lazio, ha spiegato Marotta, “non dobbiamo costruire una coalizione, piuttosto dobbiamo impegnarci a non distruggere quella coalizione che governa la Regione da anni con la guida di Nicola Zingaretti. Dunque, bisogna mettere in campo tutti quegli elementi per unire le diverse sensibilità. Dobbiamo assumerci la responsabilità di costruire una proposta unitaria e non disperdere il lavoro fatto in questi anni. Noi sentiamo la responsabilità di non abbandonare il destino della Regione nelle mani della destra”. Per questo “dobbiamo costruire una proposta credibile per battere la destra alle elezioni, che vive di un consenso radicato. Abbiamo scelto di lanciare un percorso pubblico a partire dall’assemblea che terremo sabato, perché pensiamo sia urgente e necessario dissequestrare la discussione che sta avvenendo nel campo largo per avere una discussione trasparente agli occhi dei cittadini”.

SMERIGLIO: “NEL LAZIO IL CENTROSINISTRA UNITO GOVERNA DA ANNI”

È intervenuto, con un videomessaggio da Bruxelles, anche l’eurodeputato Massimiliano Smeriglio: “Nel Lazio non dobbiamo costruire una coalizione nuova, casomai qualcuno si assumerà la responsabilità di romperla, perché il centrosinistra con uno schema largo già governa la Regione”. Per Smeriglio “è bene partire da alcuni punti bandiera, come sta facendo Sce, per una discussione trasparente. Dobbiamo puntare a una coalizione più larga possibile, perché con questa legge elettorale chi sceglierà vie solitarie favorirà la frammentazione e farà vincere la destra“.

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