L’Appennino emiliano-romagnolo ci crede: “Alte aspettative per l’estate”

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BOLOGNA – L’Appennino emiliano-romagnolo ci crede. “L’aspettativa è alta per l’estate”. A dirlo è il sottosegretario alla presidenza della Regione, Davide Baruffi, che insieme all’assessore alla Montagna, Barbara Lori, ha fatto il punto questa mattina sui quasi 15 milioni di euro di finanziamento straordinario per la ripartenza delle zone montane e le aree interne. Fondi che andranno a sostegno di 83 progetti in 105 Comuni, generando un investimento complessivo di 27 milioni di euro. “È un modo per preparare la ripartenza- conferma Baruffi- l’aspettativa è avere un’estate diversa da questi ultimi mesi, in linea con l’anno passato” quando l’Appennino emiliano-romagnolo “vide una risposta molto significativa. Confidiamo che si ripeta anche quest’anno- ribadisce Baruffi- l’aspettativa è positiva, c’è una propensione a confermare le scelte dell’anno passato”.

Insieme ad Apt, la Regione sta avviando anche “una campagna straordinaria di promozione rispetto ai pacchetti turistici dell’Appennino”, spiega il sottosegretario. Dunque, rispetto all’estate in arrivo “l’aspettativa è alta- conferma Lori- anche per l’Appennino. Possiamo testimoniare grandi segnali che vanno in questo senso e che raccogliamo dal dialogo costante con le amministrazioni locali”, a causa di una “situazione molto simile all’anno scorso” e di una “esigenza di vacanze di prossimità”.

Gli stessi finanziamenti straordinari della Regione sono stati utilizzati dai Comuni in parte anche per sostenere la ricettività. Ci sono poi progetti che riguardano ciclabilità, strade comunali, riqualificazione di edifici pubblici, scuole, servizi e spazi di aggregazione. Gli interventi dovranno essere tutti conclusi entro il dicembre 2022: sono 16 quelli che interessano la montagna parmense per un contributo di 2,5 milioni di euro; 11 nel reggiano (1,2 milioni); 13 nel modenese (1,9 milioni); 22 in provincia di Bologna (4,3 milioni); 11 nel territorio di Forlì-Cesena (1,8 milioni); un progetto nel Ravennate (per 456.000 euro); e nove nell’area interna del Basso ferrarese (2,5 milioni).

“Abbiamo fatto un lavoro meticoloso di confronto con i Comuni- spiega Lori- molto costruttivo, per condividere i criteri di riparto dei fondi e le possibili progettualità. Sono stati messi in campo in tempi brevi progetti importanti, che potranno fare la differenza per i cittadini di quelle zone”. Nelle prossime settimane, aggiunge Baruffi, “saremo in grado di presentare anche un piano di più lungo respiro. Entro la fine della legislatura vogliamo ottenere una marcata inversione di tendenza per i territori di montagna e quelli più periferici”.

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