La Lega contro la svolta ambientalista dell’Ue: “Imprese sacrificate su altare ideologia green”

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ROMA – “Un conto è difendere l’ambiente, un altro è sacrificare intere categorie sull’altare dell’ideologia green e nel tentativo di perseguire traguardi irrealistici: esprimiamo forte preoccupazione per il pacchetto di proposte presentato dall’Ue in materia di sostenibilità e riduzione emissioni per raggiungere gli obiettivi fissati dalla legge clima”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega componenti della commissione Trasporti, Marco Campomenosi (capo delegazione), Paolo Borchia, Massimo Casanova.

“A pagare il conto salato delle scelte miopi di Bruxelles saranno i cittadini, i lavoratori, le imprese, con perdita di competitività e conseguenze sociali che non possiamo permetterci: il grido d’allarme lanciato dalle associazioni di categoria, in primis Conftrasporto-Confcommercio, in rappresentanza di un settore che incide meno di altri sull’inquinamento e che negli anni ha investito molto per essere al passo con la transizione ecologica, è pienamente condivisibile. All’Ue chiediamo un atteggiamento più concreto e realistico, non obiettivi irrealizzabili che si traducono in nuove tasse, deindustrializzazione e misure che penalizzano il comparto produttivo europeo. Mentre il continente tenta di riprendersi per i difficilissimi mesi della crisi e della pandemia, affossarne l’economia e penalizzare le imprese non è solo sbagliato: è inaccettabile”.
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