Paola Frassinetti, parlamentare di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’interno per conoscere quali iniziative intenda adottare per evitare che i muri di via Foria, a Napoli, continuino ad essere scenario di scritte inneggianti all’odio e all’istigazione di reati, per cercare di individuare gli autori di queste scritte così ingiuriose e atte ad istigare reati e sull‘opportunità di sollecitare il sindaco di Napoli a dotare la via di un sistema di video sorveglianza.
Dal 2015 ad oggi, via Foria, a Napoli, è stata usata da qualcuno come tela per sfogare, in maniera violenta e inaccettabile, il risentimento verso chi la pensa diversamente, mascherando il tutto con la scusa della “lotta alla transfobia”.
Infatti sono apparse scritte di odio, volgari e violente come: “la Patria è una puttana”; “macho morto concime per l’orto”; “maschio bianco ancora parli?”; ma quella che più di tutte fa inorridire, perché apparsa proprio in prossimità della data della sua scomparsa, avvenuta il 29 aprile del 1975 a Milano, è stata “tutti i fascisti come Ramelli, con una chiave inglese tra i capelli!”.
Sergio Ramelli fu massacrato a colpi di chiave inglese a soli 19 anni, sotto casa, colpevole di aver scritto un tema di condanna verso i terroristi delle BR.
Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia, inoltre, si faranno promotori dell’intitolazione di una via al giovane Sergio Ramelli, del quale ” è doveroso ricordare l’estremo sacrificio, sull’altare della libertà e della lotta al terrorismo”.