In un anno persi quasi 1 milione posti di lavoro causa pandemia

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ROMA – Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione – registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio 2021 – hanno determinato un crollo dell’occupazione rispetto a febbraio 2020 (-4,1% pari a -945mila unità). Lo rileva l’Istat. La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti ( 590mila) e autonomi (355mila) e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 2,2 punti percentuali. Nell’arco dei dodici mesi, crescono le persone in cerca di lavoro (+0,9%, pari a +21mila unità), ma soprattutto gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+5,4%, pari a +717mila).

ISTAT: “A FEBBRAIO TASSO OCCUPAZIONE STABILE AL 56,5%”

A febbraio gli occupati sono sostanzialmente stabili rispetto a gennaio, mentre scendono lievemente i disoccupati e gli inattivi, rileva l’Istat. L’occupazione è stabile sia tra le donne sia tra gli uomini, cresce tra i dipendenti permanenti e gli under 35, mentre scende tra i dipendenti a termine, gli autonomi e chi ha almeno 35 anni. Stabile anche il tasso di occupazione, pari al 56,5%

ISTAT: “A FEBBRAIO TASSO DISOCCUPAZIONE SCENDE AL 10,2%”

A febbraio il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-0,3% rispetto a gennaio, pari a -9mila unità) riguarda gli uomini e gli under50, tra le donne e le persone con 50 anni o più si osserva un leggero aumento. Il tasso di disoccupazione scende al 10,2% (-0,1 punti).

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