In Emilia-Romagna ‘vip’ d’altri tempi aprono tutte le porte, di casa

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BOLOGNA – Giuseppe Verdi, Giosuè Carducci, Guglielmo Marconi, Arturo Toscanini, Giovanni Pascoli, Luciano Pavarotti, Francesco Baracca, Pellegrino Artusi. I personaggi illustri dell’Emilia-Romagna tornano a ‘parlare’ dalle loro case, quelle in cui sono nati e cresciuti. Sono circa 20, ma le adesioni sono ancora in corso (c’è tempo fino al 28 marzo), le “Case degli illustri” in Emilia-Romagna, spesso in piccoli borghi, che il 2 e 3 aprile prossimi apriranno le loro porte per visite guidate, aderendo così al progetto dell’Associazione nazionale Case della Memoria, la rete che riunisce 90 strutture in tutta Italia.

Si tratta di una due giorni pensata proprio per valorizzare e far visitare i luoghi di origine di artisti, scrittori, poeti e scienziati dall’800 al XX secolo, e che in Emilia-Romagna in particolare dà gambe alla recente legge regionale dedicata proprio alle ‘Case degli Illustri’.L’iniziativa è stata presentata questa mattina in Regione dalla presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti, e dall’assessore alla Cultura Mauro Felicori, insieme al numero uno dell’associazione Adriano Rigoli.

“Vogliamo promuovere e mettere a valore i luoghi importanti della nostra cultura- spiega Petitti- creando anche occasioni di turismo culturale”. Per Felicori si tratta di una “formidabile occasione per fare cultura. C’è una grande fame di cultura, tutti gli eventi che si organizzano fanno sempre il tutto esaurito in poco tempo”. Anche Rigoli conferma: “Abbiamo aperto le prenotazioni e abbiamo già una risposta importante”. Poi aggiunge: “La cultura è un antidoto alla guerra, è un messaggio di pace e fondamento della democrazia”.

COME PRENOTARE

Per prenotare le visite c’è tempo fino al 31 marzo, attraverso il sito web dell’associazione. Le case che aderiscono al progetto in Emilia-Romagna sono: Casa Artusi a Forlimpopoli; Museo Francesco Baracca a Lugo; Casa Museo Raffaele Bendandi a Faenza; Villa Silvia Carducci a Lizzano in Belvedere; Museo Casadei a Savignano sul Rubicone; Casa dell’Upupa-Casa Studio Ilario Fioravanti a Sorrivoli di Roncofreddo; Casa Moretti a Cesenatico; Museo Casa Pascoli a San Mauro Pascoli; Casa Museo Luciano Pavarotti a Modena; Casa Natale di Giuseppe Verdi a Busseto; Villa Verdi a Sant’Agata di Villanova sull’Arda; Atelier Tullio Vietri a Bologna; Museo Luigi Illica a Castell’Arquato; Museo Marconi a Sasso Marconi; Casa Rossini a Lugo; Rocca di Dozza a Dozza imolese; Casa natale Arturo Toscanini a Parma.

La legge dell’Emilia-Romagna sulle ‘Case degli Illustri’, ricorda il relatore Andrea Costa, consigliere regionale Pd, è stata “una grande intuizione”, perché sul territorio “c’era una rete che chiedeva di essere valorizzata”. Tra gli obiettivi della legge, il recupero di strutture oggi chiuse al pubblico per diversi motivi e il sostegno ai gestori per le spese vive. “Anche gli illustri devono pagare le bollette”, sottolinea Felicori.

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