(Adnkronos) – “Noi di Sonepar Italia, insieme ai nostri compagni di corso di Sacchi, ci teniamo molto ogni anno a incontrare i nostri fornitori. Sono fornitori partner e consolidati da anni di cammino insieme. Questo evento, quindi, diventa il momento in cui, a metà anno, si tirano le fila degli andamenti, delle riflessioni e dei progetti ambiziosamente lanciati ad inizio anno. ‘Passion for Performance’, quindi, diventa il momento della verità e del confronto con i partner, in cui si racconta ciò che si sta facendo, perché lo si sta facendo, se sta cambiando qualcosa e in cui si chiede loro di far parte della filiera, concetto per noi fondamentale, in quanto da soli non siamo nessuno. Far parte di una filiera attiva permette di poter sviluppare dei progetti che possono beneficiare a tutto il mondo del materiale elettrico”. Lo ha detto Sergio Novello, presidente e amministratore delegato di Sonepar Italia, a margine della convention annuale ‘Passion for Performance’, organizzata dal Gruppo Sonepar con le sue aziende principali in Italia– Sacchi e Sonepar Italia con Elettroveneta – presso il Centro congressi di Padova. L’incontro ha avuto l’obiettivo di fare il punto sulle tendenze del mercato e condividere strategie e buone pratiche con fornitori e clienti.
Un mondo variegato quello di Sonepar, con segmenti dal segno positivo ed altri che, al contrario, risentono delle congiunture del mercato. In tal senso, Novello scatta una fotografia di questi settori, spiegando le motivazioni alla base degli andamenti positivi e negativi: “Veniamo da un percorso che è stato sicuramente impattato da elementi molto diversi nella loro natura: abbiamo avuto lo shortage di tutti i componenti che avessero un po’ di intelligenza, per cui all’improvviso, sulla parte automazione industriale e sulla parte automazione in senso generale c’era molta più domanda di quanto fosse l’offerta. Ciò ha causato un innalzamento dei prezzi, quindi fenomeni inflattivi, che poi si sono immediatamente fermati non appena lo shortage è stato superato”.
“Il fenomeno che ha stupito tutti è che ci si attendeva che lo shortage si superasse nel giro di qualche anno, non di qualche mese e conseguentemente questo ha lasciato molti operatori del settore stupiti, perplessi e con un po’ di disappunto, che pensavano che in realtà si potesse transitare attraverso lo shortage in modo più disciplinato – spiega Novello – L’altro grande fenomeno è la deflazione incredibile che si sta vivendo nel fotovoltaico: sappiamo tutti che il fotovoltaico origina dai paesi dell’Est e la deflazione, che è una costante ormai da dieci 15 anni, ha raggiunto dei picchi incredibili. Conseguentemente, si continua a vendere bene il fotovoltaico in termini di potenza, ma il prezzo al quale il fotovoltaico viene venduto è sempre più basso – continua l’ad di Sonepar Italia – Unire due famiglie così grandi come il comparto industriale e il comparto delle rinnovabili, anche se molto della parte residenziale continua ad andare abbastanza bene, come i settori dei videocitofoni, dell’illuminazione, della parte civile, della sicurezza o dei cancelli, in realtà queste due grandi famiglie hanno un impatto profondo nell’evoluzione del mercato”.
Il presidente e amministratore delegato di Sonepar Italia, poi, racconta come sostenibilità e profitto possano convivere simultaneamente, in futuro, ammortizzando, così, i costi: “Sì. Noi crediamo che l’approccio alla sostenibilità sia anzitutto un approccio culturale. Abbiamo la fortuna di poter aiutare la sostenibilità, sviluppando del business, basti pensare al business del fotovoltaico, all’energia rinnovabile e alla nostra capacità di andare a proporre degli impianti evoluti e sofisticati. Di contro, siamo anche noi energivori, seppur poco, in quanto abbiamo una produzione che di fatto è la parte di supply chain; abbiamo la logistica interna ed esterna e abbiamo tutti gli impianti che servono per la gestione del prodotto. L’approccio culturale, quindi ciò che si propone al cliente, deve essere prima di tutto all’interno dell’azienda, conseguentemente alla scelta di impianti, che devono essere rispettosi dell’ambiente. Se si risparmia carta, si risparmia sugli imballi, sui trasporti, non si fa solo del bene al pianeta, ma anche al proprio business”.
Novello conclude parlando dell’intento di Sonepar Italia per affrontare le sfide del futuro: “Nella sua accezione più tradizionale, Sonepar è un distributore e rivenditore di materiale elettrico. Non crea, quindi, il mercato, ma lo serve. Sono le grandi marche e i produttori che creano domanda per il loro prodotto. Noi possiamo rendere disponibile il prodotto nelle quantità corrette al prezzo giusto e laddove serve. Se, però, siamo più bravi ed esperti rispetto alle soluzioni, pensando all’impianto e non solo alla componente, possiamo utilizzare la competenza, che negli anni abbiamo sviluppato internamente, per guidare un’offerta di valore. Si torna, quindi, al discorso della sostenibilità: proporre dei prodotti più green e rispettosi dell’ambiente; proporre soluzioni dove ci sia più controllo e conseguentemente il risparmio energetico sia più esasperato, ma anche soluzioni più evolute dal punto di vista della fruizione da parte del cliente. Io sono abbastanza convinto che la competenza su alcuni verticali precisi, come la Building Automation, la sostenibilità, l’ambito industriale, unita a una digitalizzazione, ormai percorso ineluttabile, sono due componenti che plasmeranno la capacità di un distributore di competere in futuro”.