I medici dell’emergenza-urgenza “lavorano il doppio ma li pagano la metà”

REGGIO EMILIA – Lavorano “il doppio, ma li pagano la metà”: succede ai medici dell’emergenza-urgenza in forza all’Ausl di Reggio Emilia. Quando hanno aperto i cedolini delle buste paga si sono trovati gli straordinari pagati meno delle ore ordinarie. A segnalare l’accaduto è lo Snami di Reggio Emilia. “A seguito di un (dis)accordo aziendale dove l’Azienda ha di fatto pensato di escludere il confronto con lo Snami, il sindacato maggiormente rappresentativo del settore 118, oggi sono stati pubblicati i cedolini stipendiali dei medici 118 nell’Ausl di Reggio Emilia e i medici si sono ritrovati con le ore straordinarie, le tantissime ore straordinarie, pagate meno di quelle ordinarie, con perdite economiche lorde, per i medici che si sono ‘fatti il mazzo di più’ per tenere aperta la baracca, di migliaia di euro“. Inoltre, “nemmeno i rimborsi dei chilometri sono stati pagati”.

E IL SINDACATO DEI MEDICI SI CHIEDE: SIAMO DI FRONTE A INCOMPETENZA A O VESSAZIONE?

Messi in fila questi fatti, “ci si chiede se questa azione sia l’ennesima deliberata azione vessatoria nei confronti dei medici, o derivi da quell’accordo aziendale appena siglato, o dall’incompetenza della catena di comando che dovrebbe garantire che il personale dell’emergenza, quello che piu’ manca, sia trattato decentemente”, contesta infine lo Snami.

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