I contratti di solidarietà per limitare i licenziamenti

I contratti di solidarietà sono accordi aziendali che prevedono, per il lavoratore, la riduzione dell’orario di lavoro in misura maggiore al 20% per l’intera durata del contratto, purché quest’ultimo non sia superiore a 24 mesi. Gli accordi sono approvati dal Ministero del Lavoro ed hanno lo scopo di limitare i licenziamenti, poiché prevedono. per le imprese autorizzate, una riduzione contributiva del 35% (sulla parte dei contributi a loro carico) per ogni lavoratore interessato. “Le imprese beneficiarie – spiega Maria Vittoria Tonelli, CdA della Cnpr – sono quelle che hanno stipulato contratti di solidarietà, dal 30 novembre 2019 o nel secondo semestre dell’anno precedente e sono elencate nella circolare 100/2020 dell’INPS. Eventuali nuove beneficia rie potranno essere indicate in successive circolari”, Lo sgravio viene attuato tramite conguaglio con il sistema di UniEmens. per [e somme effettivamente spettanti e calcolate in base alia retribuzione dei lavoratori che hanno subito tale riduzione oraria, le risorse totali disponibili per la concessione dello sgravio corrispondono a 30 milioni di euro, il conguaglio deve avvenire entro sei mesi daila fine dei periodo di paga e in corso alla scadenza del termine di durata dell’autorizzazione o dalla data del provvedimento di concessione se risulta successivo”. “L’istanza di decontribuzione deve essere presentata direttamente dal datore di lavoro e sarà accettata dall’INPS solo dopo la verifica dei requisiti di agevolazione. Le imprese destinatarie – conclude la consigliera Tonelli non potranno, inoltre, beneficiare di altre agevolazioni previste dalla legge poiché ritenute incompatibili” 

L’articolo I contratti di solidarietà per limitare i licenziamenti proviene da Ragionieri e previdenza.