“Giù le mani dai nostri figli”, a Milano la protesta delle famiglie arcobaleno

ROMA – Bandiere arcobaleno, palloncini e slogan. Sono circa 10mila le persone radunate in piazza della Scala a Milano, per manifestare contro lo stop alla trascrizione degli atti degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali. “Un atto che sancisce di fatto l’inizio di una persecuzione di Stato nei confronti della comunità Lgbtq+ e che colpisce ancora una volta chi invece avrebbe bisogno di più tutele”, hanno affermato nei giorni scorsi Famiglie Arcobaleno, Cig Arcigay Milano e I Sentinelli di Milano, organizzatori dell’evento.

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ARCIGAY: VENDETTA GOVERNO CONTRO FAMIGLIE ARCOBALENO

“Quali pari opportunità pratica la ministra Roccella negando diritti ai bambini e alle bambine?”. Lo ha detto Gabriele Piazzoni in piazza della Scala a Milano, intervenendo sul palco della manifestazione.“La situazione che oggi denunciamo, le famiglie arcobaleno la vivono da sempre. L’opinione pubblica di questo Paese deve sapere che da anni siamo considerati di serie B. Si sta consumando una vendetta del governo contro qualcosa che ritengono intollerabile, cioè che due gay e due lesbiche possano crescere un bambino. La famiglia siamo noi, siamo quello che costruiamo ogni giorno. I divieti del governo rendono difficile la vita di tanti bambini e bambine. Non è un problema burocratico, è un problema culturale. E una cultura che nega diritti va demolita”, ha concluso.

ELLY SCHLEIN: LA SOCIETÀ PIÙ SICURA È LA SOCIETÀ PIÙ INCLUSIVA

In piazza anche la segretaria del Pd Elly Schlein che ha dichiarato: “Stiamo parlando di diritti calpestati, stiamo parlando di bambini che sono già nelle nostre comunità e vanno nelle nostre scuole, non è più tollerabile. La società più sicura è la società più inclusiva. Con Alessandro Zan porteremo in Parlamento una legge che chiede il pieno riconoscimento dei diritti dei figli e delle figlie delle famiglie omogenitoriali. Non ci fermeremo”.

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