sabato, Settembre 14, 2024

Giornata del benessere sessuale, le difficoltà dopo una rottura

AttualitàGiornata del benessere sessuale, le difficoltà dopo una rottura

Al cinema la campagna di WOVO per riavvicinarsi alla sessualità
Milano, 3 set. (askanews) – La fine di una relazione porta con sé un ampio ventaglio di situazioni e problematiche, più o meno impattanti e durature, ma è la sfera intima delle persone a svolgere un ruolo determinante tanto nella rottura quanto negli incontri successivi: il 69% delle persone attribuisce proprio all’attività sessuale la crucialità nella fine della storia mentre il 58,6% riscontra importanti criticità, dai problemi emotivi alle disfunzioni fisiologiche, quando si rimette in gioco, persistenti nel 43% dei casi. E’ quanto emerge da un’indagine sulla sfera sessuale delle persone dopo una relazione condotta da WOVO, realtà milanese specializzata in sex toys, percorsi di consulenza e divulgazione sul benessere sessuale, e diffusa in occasione della Giornata mondiale del benessere sessuale prevista per il 4 settembre.
La ricerca sul tema, che ha lo scopo di fotografare le dinamiche della sessualità post-rottura, è parte di una più ampia campagna di sensibilizzazione sulla scoperta dei propri bisogni che prende vita al cinema Arlecchino di Milano, dove la sera di mercoledì 4 settembre alle ore 21 si terrà l’anteprima italiana del film “La sindrome degli amori passati”, in uscita nelle sale dal giorno successivo. La pellicola, con la regia di Ann Sirot e Raphaël Balboni, è una commedia che affronta in maniera irriverente, ai limiti del surreale, proprio il tema degli irrisolti all’interno di una coppia e dei singoli percorsi attraverso contatti intimi con ex partner e amanti. Grazie alla collaborazione tra WOVO e il distributore del film Wanted Cinema verranno regalati a tutti gli spettatori che andranno in sala condom, spray per la salivazione, un balsamo stimolante femminile e diversi sticker.
“Questa campagna intende da un lato normalizzare l’insorgere di criticità in ambito sessuale legate alle precedenti esperienze – spiega Frida Affer, sex coach e fondatrice di WOVO – e dall’altro rivendicare, attraverso piccoli doni per chi viene al cinema, la centralità della dimensione ludica e della sicurezza nella sfera sessuale di ciascun individuo”. L’indagine di WOVO Quanto alla durata dell’ultima relazione presa in esame, il 28,6% degli intervistati, circa 900 adulti di età compresa tra i 18 e i 45 anni, esce da una storia più lunga di 5 anni, il 61,4% tra 1 e 5 e solo il 10% inferiore a un anno. Esplorando la tematica della sfera intima, una persona su due (49,6%) racconta la presenza di desiderio sessuale, che però è stato compromesso ad un certo punto del percorso, il 34,7% afferma di aver vissuto una forte intesa, il 13,3% parla di libido per un solo membro della coppia, mentre solo il 2,4% segnala la totale assenza di desiderio per entrambi. Sette persone su dieci (69%) sostengono che la sfera sessuale abbia svolto un ruolo determinante nella fine della precedente relazione. Dall’indagine emerge, inoltre, che ben il 52,9% si rimette in gioco entro tre mesi dalla rottura (il 37,3% tra i 3 e i 12 mesi, il 9,8% supera l’anno di attesa) e che nel 33% dei casi avviene per caso, mentre nel 56,1% accade volutamente attraverso la ricerca di incontri continuativi o sporadici, soprattutto utilizzando apposite dating app. Nel 9,7% si attende di trovare una persona con cui instaurare una nuova relazione stabile e solo lo 0,8% torna con l’ex. Tra le motivazioni che spingono a tornare in attività in pochi mesi, spiccano: il desiderio di misurarsi con nuove situazioni e con se stessi, un rinnovato appetito sessuale, il bisogno di sentirsi attraenti e apprezzati, ma anche solitudine, noia e incapacità di concepirsi privi di un partner.
“Premesso che ogni percorso personale o di coppia è differente nonché frutto di contesti eterogenei e di scelte talvolta unilaterali e talvolta condivise – prosegue Affer – esiste un pattern che accomuna più di metà delle persone che escono da una relazione e tornano a misurarsi con la sfera intima: l’insorgere di criticità, spesso figlie della fretta o della presenza di irrisolti sul piano sessuale, che possono cristallizzarsi nel tempo se non affrontate con consapevolezza, pazienza e dialogo”. Il ritorno alla vita sessuale dopo una relazione, infatti, comporta la presenza di importanti difficoltà per il 58,6% delle persone. Tra le problematiche più segnalate, emergono: totale distacco dalla situazione o dalla sfera intima propria e altrui, disagio emotivo, pensiero al precedente partner, incapacità di provare piacere o di raggiungere l’orgasmo, ansia da prestazione, disfunzioni fisiologiche, senso di colpa, fino al disprezzo per se stessi o per il nuovo partner. Il 59,1% attribuisce l’insorgere delle difficoltà alla precedente relazione e, nel 43,2% dei casi, queste persistono per diversi mesi.
“Prendersi cura del proprio benessere sessuale parte dall’accettazione che non esistono scelte giuste o sbagliate in senso assoluto in un percorso di riscoperta e centratura dei propri bisogni – conclude Affer – e che aprire un canale di dialogo, con se stessi, con i partner e, soprattutto, con professionisti è la strada più corretta da intraprendere. Ciascuno step di questo percorso è un’occasione formativa di sperimentazione, auto-consapevolezza ed evoluzione verso un rapporto più sano e funzionale con la sessualità propria e altrui”.

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