Fase3, Emiliano: Velocizzare la spesa pubblica puntando su sburocratizzazione e qualità

 

Lo ha detto il governatore della Puglia intervenendo al webinar nazionale promosso dall’Unagraco

Diretto (commercialisti): Semplificazione e aiuti concreti per le aziende, questa la strada per sconfiggere corruzione e attività criminali

“Bisogna velocizzare la spesa pubblica e puntare al rafforzamento strutturale del Paese se vogliamo davvero far ripartire l’Italia. Per fare ciò occorre avviare un percorso di sburocratizzazione trovando un punto di equilibrio tra la deregulation totale e incondizionata, da un lato, e l’eccesso di controllo e burocrazia, dall’altro. Su questo tema il ruolo dei professionisti è determinante nel trovare gli elementi di mediazione con il legislatore e la magistratura.

Al tempo stesso deve essere chiaro che la Pubblica Amministrazione ha il diritto di dettare i tempi e le priorità, di fare scelte che contemplino la qualità dei progetti e delle imprese, unita alle loro capacità di esprimere legalità e professionalità”. Queste le proposte formulate dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto nel corso del webinar nazionale “Trasparenza, privacy, anti-corruzione e anti-riciclaggio per le aziende e le Pubbliche Amministrazioni”, promosso dall’Unagraco (Unione nazionale commercialisti ed esperti contabili), presieduta da Giuseppe Diretto.

“E’ necessario concentrarsi principalmente su questi aspetti rimanendo rigidi per ciò che attiene il rispetto delle leggi, ma prevedendo anche sistemi più elastici per la spesa pubblica che non obblighino a fare una gara d’appalto ogni volta, anche per cifre irrisorie. Il numero degli interventi della magistratura nelle gare pubbliche è pari al numero delle gare stesse – ha proseguito Emiliano – e così non si può andare avanti. Bisogna abbattere il contenzioso consentendo al privato di avere le giuste tutele, anche quelle risarcitori quando è la PA a sbagliare. I controlli a posteriori sulle imprese e sulle procedure generano incertezze e ritardi. Meglio puntare su verifiche preventive. In Europa, ad esempio, esistono già elenchi di fornitori accreditati ai quali è possibile rivolgere la domanda di servizi o forniture perché già hanno subito un processo di controllo e valutazione. Senza dover procedere ogni volta alla gara. Nulla vieta che di fronte a emergenze come quella che stiamo affrontando si proceda con norme apposite che, senza abdicare ai controlli, consentano di saltare alcune procedure abbattendo il rischio del contenzioso.  Ritardi e opacità di alcuni sistemi spesso derivano dal fatto che c’è incertezza del diritto per cui l’attività degli operatori grava soprattutto sugli uffici legali piuttosto che su quelli tecnici. Di questo passo si è arrivati al fatto che l’azienda valida è quella che ha i migliori avvocati e commercialisti, e non i migliori tecnici. Uno squilibrio che va assolutamente ricomposto”.

L’assist del governatore pugliese sul ruolo dei professionisti viene colto al volo da Giuseppe Diretto, numero uno dell’Unagraco: “In questi mesi i commercialisti e gli esperti contabili hanno mostrato uno spirito di adattamento estremo per aiutare il Paese. Siamo stati una guida per aziende e cittadini nel districarsi tra una miriade di provvedimenti del governo e delle regioni con decine di miliardi distribuiti a pioggia. Duole constatare che nessuno ci ha riconosciuto questo sforzo. Non siamo stati ascoltati in sede di preparazione dei decreti e non siamo nemmeno contemplati tra i destinatari delle misure”.

“Il ministro Gualtieri ha sostenuto che siamo persone fisiche e non ne avevamo diritto dimenticando che i professionisti oggi sono equiparati alle imprese in diverse regioni del paese. La ritengo una vera e propria discriminazione. Noi però – ha aggiunto Diretto – vogliamo continuare a essere motore trainante del Paese e per questo chiediamo aiuti concreti per le aziende nell’ottica di una strategia di risanamento complessiva. Chiediamo un ruolo primario nella semplificazione che non può essere porta a buon fine senza di noi. Sburocratizzare deve essere la parola d’ordine”.

Il tema del sostegno alle imprese è stato sottolineato anche Elbano de Nuccio, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bari: “Siamo usciti dalla pandemia sanitaria ma di fronte abbiamo una pandemia economico-finanziaria che preoccupa professionisti, imprenditori e contribuenti. L’elevata pressione fiscale unita al dato ancora preoccupante dell’evasione e all’eccessivo carico fiscale sul costo del lavoro, non inducono a essere ottimisti sul fronte della lotta alla corruzione e al riciclaggio”.

“Di fronte a questo scenario – ha rimarcato de Nuccio – è difficile gestire sia le aziende che le stesse attività professionali. Con il Comune di Bari e la Regione Puglia in questi mesi abbiamo collaborato per sostenere il tessuto economico, in particolare quello legato al turismo e al commercio che hanno subito un vero e proprio tsunami e oggi versano in gravi difficoltà. Siamo pronti a offrire al governo le nostre proposte che nascono proprio dalla conoscenza delle realtà imprenditoriali del territorio e sicuramente saranno spunto di riflessione importante per la ripartenza del Paese. Molto più di quanto emerso dal piano Colao e dagli Stati generali dell’Economia che, francamente, mi hanno lasciato molto perplesso”.

Per Luigi Pagliuca, presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili: “La pandemia economica che stiamo vivendo colpisce tutte le aziende che, mai come in questo momento, hanno bisogno di avere al loro fianco i professionisti, esperti contabili e commercialisti in primis. Avremmo bisogno di più attenzione da parte dello Stato che si ostina a portare avanti la burocrazia”.

“Un atteggiamento – ha sostenuto Pagliuca – che non è compatibile con lo stato di emergenza  e con le esigenze di aziende e cittadini. Nel tentativo di arginare i criminali non si può soffocare un’intera categoria.  Nel nostro lavoro permettiamo a imprenditori a fare impresa seguendo le regole. I professionisti che affiancano gli imprenditori e combattono al fianco delle imprese per aiutarle a restare in piedi. Bisogna riconoscere questo valore. Quando ci ascoltano i risultati si vedono”.

Al primo focus su “La privacy policy in adeguamento al GDPR nelle pubbliche amministrazioni” sono intervenuti Rossella Caccavo (dirigente degli Affari Istituzionali e Giuridici e DPO Regione Puglia), Francesco Maldera e Ilaria Rizzo (direttore dei Servizi di Segreteria Generale e Dpo del Comune di Bari).

Nella seconda tavola rotonda si è svolto un approfondimento sul tema tema “Digitalizzare: un’occasione per la sburocratizzazione” con gli interventi di Francesco Cupertino (Rettore Politecnico di Bari), Ugo Patroni Griffi (presidente dell’Autorità Portuale Mar Mediterraneo), Gabriella Ceraulo (direttore dei Dipartimenti Amministrativi Gestionali dell’Asst Lariana), Alessandro delle Donne (direttore generale dell’Asl Bat), Stefano Rossi (direttore Generale dell’ASL di Taranto) e Pietro Scrimieri (coordinatore amministrazione e servizi centrali dell’Aquedotto Pugliese).

Nel terzo forum sul tema “La riforma fiscale e contributiva: una necessità inderogabile” hanno partecipato Marcella Caradonna (presidente dell’Odcec di Milano), Nicola Forte (responsabile Comitato Scientifico Fiscale Seac), Antonio Gigliotti (direttore di Fiscal Focus), Marco Ligrani (consigliere dell’Odcec Bari) e  Giorgio Luchetta (Vicepresidente nazionale dei commercialisti).