Elezioni, Astorre (Pd): “Cuneo fiscale, equo compenso e taglia-bollette le priorità del prossimo governo”

“Modificare legge sui CTU e limitazione della responsabilità degli organi di controllo ai casi di dolo o colpa grave”

Lo ha detto nel corso del Cnpr Forum con Luca Asvisio, Giovanni Battista Calì, Marcella Caradonna, Marco Cuchel, Enrico Terzani e Paolo Longoni

“Il prossimo governo dovrà adottare tre provvedimenti urgenti: l’abbattimento del costo del lavoro, l’approvazione per legge dell’equo compenso per i professionisti e una misura che consenta a imprese e famiglie di poter pagare le bollette in linea con le attuali possibilità economiche”.

Queste le proposte formulate dal senatore Bruno Astorre (segretario regionale del Partito Democratico Lazio e candidato con il Pd nel collegio Lazio2), nel corso del Cnpr Forum “Elezioni, proposte e obiettivi per un Paese in allarme rosso” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.

L’esponente dem ha poi sottolineato la necessità di valorizzare i professionisti: “Le professioni sono il nerbo del nostro Paese. Dobbiamo puntare alla crescita delle professionalità giovanili e femminili non solo sfruttando le opportunità offerte dal Pnrr.

Come Regione Lazio abbiamo dato un forte segnale stanziando 900mila euro per gli ordini professionali ma bisogna fare ancora di più, modificando la legge sui Ctu, soprattutto quando non c’è accordo tra le parti, adeguando i compensi.

Sul tema della responsabilità degli organi di controllo negli enti locali occorre lavorare per limitare le responsabilità al dolo o colpa grave.

Concetto introdotto nella PA, per alleviare il carico della Corte dei Conti, che potrebbe essere esteso a diverse altre fattispecie”.

Sul tema della sburocratizzazione Astorre ha sottolineato come “nella prossima legislatura si dovrà necessariamente trovare una giusta via di mezzo tra le normative anti-corruzione e anti-riciclaggio, molto cogenti e pesanti, e la necessità per professionisti e imprese di rendere più agili e snelle le procedure.

Non va dimenticato che l’Italia è un Paese delicato e particolare rispetto a resto d’Europa, ma norme troppo burocratiche rischiano di frenare la ripartenza. Occorre investire risorse per attivare processi di semplificazione inserendo severi controlli in modo da garantire maggiore libertà di attività”.

Sollecitato dalle domande dei commercialisti il segretario del Pd Lazio ha ribadito la necessità di “approvare finalmente lo Statuto del contribuente fedele come buona prassi partendo dal presupposto che chi si comporta in modo ineccepibile con il Fisco paghi di meno.

La riduzione del costo del lavoro, la sburocratizzazione, l’impiego dei capitali per riprenderci dalla crisi economica con un massiccio piano di investimenti pubblici nel settore dei beni materiali e immateriali.

Di certo le soluzioni dei problemi non piovono dall’alto”. Sullo smaltimento delle cartelle che affollano il ‘magazzino’ dell’Agenzia delle Entrate Riscossione “Non si risolve tutto con ‘saldo e stralcio’. Non ci sono risposte semplici.

Bisogna distinguere tra situazioni di oggettiva difficoltà ed evasione e in base all’entità del debito per poi procedere in modo equo”.

Sui bonus fiscali il senatore Astorre chiosa: “Le frodi si sono registrate in particolare laddove è mancato il controllo della regolarità amministrativa da parte dei commercialisti. Bisogna attingere dalle professioni non solo per supportare la PA ma soprattutto per dare certezza di onestà e celerità della spesa dei fondi del Pnrr”.

Giovanni Battista Calì (presidente Odcec Roma), ha sottolineato come “nel programma del Partito democratico ci sono affermazioni interessanti e assolutamente condivisibili come la volontà di valorizzare le competenze, le esperienze e le reti di professionisti per garantire un futuro all’Italia.

Uno slogan di sicuro effetto al quale però devono seguire fatti concreti soprattutto in tema di promozione e  internazionalizzazione di imprese e professioni”.

Marcella Caradonna (numero uno dei commercialisti e degli esperti contabili di Milano) ha evidenziato la necessità di “semplificazione delle procedure burocratiche.

Un tema che preoccupa tutti noi professionisti con la farraginosità di norme in materia di anti-riciclaggio e anti-corruzione che appesantiscono la nostra attività.

Accanto a questo va necessariamente rivisto il carico connesso alle responsabilità sproporzionate nei collegi sindacali rispetto agli emolumenti percepiti”.

Argomento ripreso anche da Paolo Longoni (consigliere d’amministrazione della Cnpr): “La responsabilità dei collegi sindacali e degli organi di controllo è un tema caro ai commercialisti.

Non intendiamo rifuggire dalle responsabilità di quel che si fa. Il problema è la commisurazione del livello illimitato dell’azione risarcitoria, che grava su questi organi come se chi ne fa parte fosse il vero e proprio agente dell’eventuale danno arrecato.

Non è possibile che i professionisti, che hanno un obbligo assicurativo, siano esposti illimitatamente con il patrimonio personale e, addirittura, appetiti maggiormente dai creditori”.

Sul tema del Pnrr si è soffermato Marco Cuchel (presidente dell’Associazione nazionale commercialisti): “Il Piano è considerato da tutti un’opportunità irripetibile e da non sprecare. In quest’ottica il ruolo dei commercialisti nei vari processi attuativi, con riferimento al controllo e alla prevenzione delle frodi, risulterà sempre più determinante”.

L’emergenza relativa al magazzino dell’Agenzia delle Entrate, che annovera un miliardo e 100 milioni di euro di crediti di difficile riscossione, è stato posto all’attenzione del senatore Astorre da Enrico Terzani (presidente Odcec Firenze): “Bisogna trovare una soluzione rapida ed efficace al problema dei crediti inesigibili di Equitalia.

Un fardello che appesantisce l’intera gestione delle riscossioni e rende più difficile trovare nuovi modelli organizzativi per i quali auspichiamo un tavolo tecnico tra Agenzia e professionisti”.

Luca Asvisio (presidente dei commercialisti e degli esperti contabili di Torino), ha sollecitato la discussione sulle proposte del Pd sui temi dei bonus fiscali e della flat tax, misure delle quali si parla molto in campagna elettorale ma che risultano difficilmente applicabili in futuro”.