Dignità autonome di prostituzione

Nuovo allestimento dello spettacolo-evento di Luciano Melchionna in scena dal 17 giugno al 13 luglio al Castel Sant’Elmo di Napoli

 Torna a Napoli, dal 17 giugno al 13 luglio 2022 nella splendida cornice di Castel Sant’Elmo, “Dignità Autonome di Prostituzione” di Luciano Melchionna in un nuovo allestimento  realizzato da Teatro Bellini – Fondazione Teatro di Napoli ed Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania.

48 edizioni, oltre 400 repliche e più di 650.000 spettatori di numerose città italiane sono, in estrema sintesi, i numeri che dimostrano il successo di questo spettacolo/evento che torna adesso in scena in una nuova edizione ideata e costruita per l’imponente fortezza partenopea con un cast, in parte rinnovato, che annovera circa 30 interpreti di più generazioni, tra attori, performer, cantanti e musicisti.

“La Direzione regionale Musei Campania – si legge in una nota – ha condiviso con entusiasmo fin da subito questo progetto. Castel Sant’Elmo torna ad essere protagonista della programmazione culturale della città di Napoli, mettendo di nuovo a disposizione della comunità i suoi straordinari spazi. Questo spettacolo sarà, dunque, l’occasione per tornare a stare insieme dopo due anni di separazione”.

L’originale format inventato da Luciano Melchionna con Betta Cianchini ripropone il suo irresistibile gioco teatrale, trasportando artisti e pubblico in una vera e propria “casa chiusa” ovvero “un’isola che non c’è – sottolinea Luciano Melchionna – dove ricoverare e proteggere gli artisti che, come le prostitute, sono abbandonati a se stessi da un sistema poco attento al valore degli esseri umani e delle minoranze”.

“Il bordello dell’arte più famoso del mondo”, diretto da “Papi” (lo stesso autore e regista Luciano Melchionna) è lo spazio in cui prostitute e gigolò (attrici e attori) allietano la serata degli avventori/clienti (il pubblico), lasciandosi scegliere, non prima di aver contrattato il prezzo con lo spettatore, per offrire tante e diverse “pillole di piacere”, ovvero monologhi teatrali e performance, anche “one-to-one”, di circa 15 minuti ciascuno.

Pillole di piacere per il cuore e per la mente, perlopiù testi inediti, scritti da Luciano Melchionna, su temi scottanti di grande attualità.

“Storie di vite diverse  – aggiunge l’autore e regista – vissute nella solitudine, nell’emarginazione, nella sopraffazione, raccontate da personaggi (eroi e supereroi della quotidianità) in lotta per la verità e in cerca della libertà di essere se stessi.

Diversità, diritti negati, amore, sesso, giustizia, prostituzione, pedofilia, omosessualità, militarismo, ingiustizia e indifferenza sono alcune delle urgenze che abitano le storie raccontatile e rivissute, ogni volta, fino in fondo, dai prostituti e dalle prostitute nelle stanze segrete del Bordello dell’Arte, con parole dure, poetiche e sferzanti, capaci di far riflettere, divertire e suscitare emozioni”.

Dopo qualche ora e tante “Pillole di Piacere”, vendute e comprate, “Papi” Melchionna richiama tutti, “clienti e prostitute”, per una coinvolgente Festa della vita, il corale momento finale dello spettacolo, dove “ci si regala finalmente la gioia dello stare al mondo, della condivisione e dell’amore”.