De Lise (commercialisti): la grave incertezza del governo penalizza cittadini e professionisti

“L’Unione nazionale giovani commercialisti, tra Giunta e Probiviri, conta 18 dottori commercialisti il cui lavoro si basa sulla conoscenza, l’interpretazione e l’applicazione di norme molto complesse.

Ebbene, nessuno dei 18 professionisti è in grado di comprendere quali siano le attività delle varie zone di Italia in cui da venerdì si andrà a lavorare”.  Lo afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.

“Dove i ristoranti, i bar e le attività commerciali potranno restare aperti? Proviamo a capirci qualcosa tra bozze di decreti, appunti, slides, sintesi, ma senza avere davvero le idee chiare.

Ci chiediamo come i cittadini potranno rispettare le regole del DPCM se noi, che con le norme complesse lavoriamo quotidianamente, non l’abbiamo compreso appieno? In questo caos sarà difficile anche far rispettare le regole.

È una situazione critica e complessa, resa ancor più delicata da un Governo che emana norme al ‘fotofinish’. Chiediamo maggiore attenzione, perché in questo modo davvero non ci sono le condizioni minime per proseguire”.