Dal Pnrr 1,6 miliardi per cinque centri di ricerca nazionali su agritech, biodiversità e calcolo dei dati

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ROMA – Cinque centri nazionali che partiranno grazie a un investimento complessivo di 1,6 miliardi di euro: aggregazioni di università, di enti e organismi pubblici e privati di ricerca, di imprese presenti e distribuite sull’intero territorio nazionale e sono organizzati con una struttura di governance di tipo Hub & Spoke, con l’Hub che svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke quelle di ricerca. I Centri sono tra i progetti che il ministero dell’Università e della Ricerca ha avviato nell’ambito della componente ‘Dalla ricerca al business’ della Missione 4 (Istruzione e Ricerca) del Pnrr, presentati oggi dalla ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, nella sede dell’Associazione Stampa Estera.

Queste reti di ricerca – ognuna finanziata con circa 320 milioni di euro – sono dedicate a cinque aree individuate come strategiche per lo sviluppo del Paese: Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni; Agritech; Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna; Mobilità sostenibile; Biodiversità. Sono, complessivamente, 55 le università italiane e le Scuole Superiori coinvolte, molte impegnate in più Centri con professori, ricercatori, dottorandi di diversi dipartimenti. Lo stesso vale per gli enti pubblici di ricerca e altri organismi di ricerca pubblici o privati, 24 in tutto, che mettono in rete i diversi istituti presenti in tutta Italia, e per alcune imprese (65 in tutto quelle partecipanti ai 5 Centri).

In tutto, i partecipanti ai Centri sono 144. Gli investimenti serviranno per assumere ricercatori e personale da dedicare alla ricerca (di cui almeno il 40% donne), per creare e rinnovare le infrastrutture e i laboratori di ricerca, per realizzare e sviluppare programmi e attività di ricerca dedicati alle cinque tematiche, per favorire la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali a più elevato contenuto tecnologico come start-up e spin off da ricerca, per valorizzarne i risultati.

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