Crisi d’impresa, De Lise (commercialisti): rinviare l’entrata in vigore dell’Albo gestori

Ungdcec: “Sono indispensabili norme chiare”

“Un breve rinvio dell’entrata in vigore dell’Albo dei Gestori della Crisi d’Imprese appare necessario. L’obiettivo duplice è quello consentire ai professionisti di assolvere agli obblighi formativi, e al Legislatore di chiarire definitivamente le deroghe da prevedere in materia di tirocinio e aggiornamento biennale.

Riteniamo imprescindibile che si tenga conto delle esigenze dei professionisti per andare nella direzione di una norma chiara, che sia frutto di un dialogo costante con le istituzioni”.

Lo afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

“I chiarimenti forniti dal Ministero della Giustizia nelle FAQ dello scorso 24 febbraio in tema di Albo dei Gestori della Crisi – evidenzia De Lise – appaiono ancora insufficienti.

La formazione iniziale, il tirocinio, il requisito alternativo ai fini del primo popolamento e l’aggiornamento biennale continuano ad essere temi aperti che impediscono completa ed efficace attivazione dell’Albo”.

Sulla formazione, Enrico Lombardo (consigliere nazionale Ungdcec) sottolinea come “le FAQ aprono a una sorta di sanatoria per la frequentazione di corsi conformi alle Linee Guida generali emanate dalla Scuola Superiore della Magistratura, aggiornate soltanto lo scorso 1° febbraio.

Tenuto conto che l’Albo entrerà in vigore il prossimo 1° aprile, si costringe ancora una volta i professionisti a una corsa contro il tempo per adempiere a obblighi formativi su contenuti sui quali ci si è già aggiornati in questi anni, anche mediante la frequentazione di corsi a pagamento”.

Vi è poi la tematica del tirocinio, sul quale l’Unione “auspica che quanto prima il Governo tenga conto dell’emendamento 12.0.6 al Decreto Milleproroghe, in forza alla quale, su una proposta avanzata proprio dall’Ungdcec, il Governo potrebbe valutare la possibilità di uniformare il regime delle deroghe per i soli professionisti ordinistici a quelle già previste per l’iscrizione al Registro degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento”.

Infine i giovani commercialisti ricordano come sia ancora irrisolto anche il problema legato all’arco temporale valevole per la verifica degli incarichi nel primo quadriennio: “Ad oggi è confermata l’esclusione delle nomine conferite dopo il 16 marzo 2019, quindi proprio nel quadriennio antecedente l’entrata in vigore ‘effettiva’ dell’Albo.

Tale impostazione – affermano De Lise e Lombardo – appare del tutto scollegata dalla ratio della norma che vorrebbe iscritti all’Albo professionisti di più recente nomina, avvenuta peraltro in vigenza del CCII, a discapito di una interpretazione burocratica e letterale”.