Cozzolino (S&D): Allarmante i dati sulla disoccupazione, uno su sette non lavora

Lo rende noto l’europarlamentare dei Socialisti e Democratici europei

“La situazione della disoccupazione in Italia è allarmante. Al di là dei numeri ufficiali dell’Istat, secondo cui coloro che non hanno un lavoro sono il 9,2% tra i 15 e i 74 anni, la Fondazione Di Vittorio della Cgil offre, sul 2020, un quadro più realistico, e sicuramente più drammatico della situazione perché somma sia i disoccupati ufficiali rilevati dall’Istituto di Statistica, sia coloro che sarebbero disponibili a lavorare ma non cercano attivamente un’occupazione.

Complessivamente siamo di fronte a un esercito di quasi quattro milioni di lavoratori che fanno salire l’indice di disoccupazione dal 9,2 al 14,5%”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook l’eurodeputato dei Socialisti e Democratici Europei Andrea Cozzolino.

“Un dato impressionante. In pratica un lavoratore su 7 potrebbe lavorare ma non lo fa. I dati, di per sé già allarmanti, assumono la dimensione della catastrofe se riferiti a donne e Mezzogiorno.

A fronte di quello che la Fondazione Di Vittorio chiama IDS (Indice di Disoccupazione Sostanziale) al 14,5 nazionale, per le donne questo dato sale al 16,7.

Nel Sud, dal 15,9 dell’Istat, l’indice sale al 25,5%. Vale a dire che una persona su 4, a prescindere da sesso ed età, nel Meridione non lavora.

Sono convinto che, anche grazie ai forti investimenti contenuti nel recovery plan la situazione non potrà che migliorare ma un ulteriore diminuzione del numero di disoccupati – conclude Cozzolino – potrà dipendere esclusivamente da una revisione dalle politiche attive sul lavoro”.