Audizione della Confederazione in Commissione Politiche Ue della Camera
Intensificare la lotta contro le pratiche commerciali scorrette e potenziare la posizione degli agricoltori nella filiera di distribuzione del valore è essenziale, e questo deve passare per una promozione sempre più incisiva dei contratti di filiera.
Questo è stato evidenziato da Copagri durante un’audizione davanti alla Commissione Politiche UE della Camera, nell’ambito della valutazione di due proposte di regolamento dell’UE riguardanti le pratiche commerciali sleali nelle relazioni tra le imprese della filiera agricola e alimentare e per sostenere la posizione degli agricoltori nel settore alimentare.
“Proprio i contratti di filiera – ha affermato la Copagri – devono essere considerati come leve per promuovere la cooperazione e l’integrazione tra i vari attori della filiera, garantendo così relazioni di mercato più solide. Essi rappresentano un elemento chiave per il progresso delle produzioni completamente italiane, capaci di creare posti di lavoro e di favorire la crescita del Made in Italy nel settore agroalimentare”.
Copagri ha sottolineato che tra le principali priorità vi è la necessità di continuare a favorire l’unione tra i produttori, stimolando la formazione di Organizzazioni di Produttori (OP) e affrontando il problema della frammentazione eccessiva del settore agricolo nazionale. Inoltre, è fondamentale “assicurare il rispetto dei costi medi di produzione, aspetto fondamentale per garantire una giusta remunerazione”.
In merito a questo, in relazione alle due proposte di regolamento dell’Unione Europea, “ci sono ancora molte questioni da chiarire per evitare che le misure positive proposte, finalizzate a combattere le pratiche sleali e a migliorare la trasparenza e la fiducia da parte dei consumatori, si trasformino in ulteriori oneri per i produttori o in semplici esercizi privi di sostanza” – ha dichiarato la Copagri.
Ciro Di Pietro