“Calo delle nascite? Le donne vengano in Comune”: bufera su sindaco sardo

CAGLIARI – La ricetta contro lo spopolamento? “Tutte le donne libere hanno l’obbligo di recarsi nell’ufficio del sindaco, a tre ore di distanza l’una dall’altra”. Questo l’incredibile post su Facebook di Pierpaolo Sau, sindaco di Tonara, nel Nuorese, a commento di una riflessione- questa sì seria- sul tema dello spopolamento delle aree interne della Sardegna da parte dall’ex sindaco di Desulo, Gigi Littarru. Un uso superficiale- per usare un eufemismo- dei social che ora rischia di travolgere il primo cittadino, con conseguenze politiche che potrebbero essere importanti.

Molte infatti le reazioni indignate al commento sessista- poi rimosso da Sau- e altrettante le richieste di dimissioni. A partire da Francesca Ghirra, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra: “L’ex sindaco di Desulo denuncia lo spopolamento nel suo comune e il sindaco di Tonara replica con una battuta squallida e sessista, poi rimossa dai social”. Per la parlamentare “un atteggiamento indegno e inaccettabile da parte di chiunque, ma ancor più da chi riveste cariche istituzionali. Si vergogni e lasci il governo del comune a qualcuna o qualcuno che abbia maggior rispetto per le donne e per tutta la comunità di Tonara”.

Sau ha poi cercato di rimediare, diffondendo questa dichiarazione: “Scusatemi, quello che ho scritto non è degno né di un sindaco né di una persona comune. Non utilizzo bene i social e credevo fosse un messaggio diretto unicamente a chi ha scritto il post, da non scrivere ugualmente. Riguardava un episodio e battute di dodici anni fa con presenze femminili nel gruppo. Logicamente erano solamente esagerazioni che si formulano in contesti scherzosi dove si gioca al rialzo”. Quindi la sottolineatura: “Non ho mai mancato di rispetto a nessuno e ho sempre pensato che la presenza femminile sia risolutiva in tutte le problematiche. E infatti nelle giunte da me nominate ho sempre e da sempre richiesto la loro presenza. Ho quasi sempre votato una donna in tutti i livelli di elezioni. Sono padre di due ragazze che adoro e mi adorano”. Conclude il sindaco: “I miei interventi, soprattutto sul calo delle nascite nei nostri territori sono sempre stati energici e determinati. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso. Purtroppo, come tanti in questa zona difficile, sono abituato a scherzare troppo, e vi assicuro che solitamente scherzo anche sulle mie disgrazie”.
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