Bullismo, Falco (Corecom): “Anche i Big Tech in campo per la tutela dei minori”

 

D’Amelio: “Rete sociale è strumento importante per dare scacco agli aguzzini”

Don Justin Emeziem Nnamdi: “E’ una forma di violenza fisica e psicologica in grado di fare danni irreparabili”

@scuolasenzabulli all’Oratorio San Domenico Savio della Parrocchia San Felice di Tenna – Pietre – a Tramonti

 

TRAMONTI – “Nella lotta al bullismo e al cyberbullismo è giunto il momento che ognuno faccia la propria parte. Mi riferisco in particolare ai padroni del web, Mark Zuckenberg, Sundar Pichai, Tim Cook e Jeff Bezos e alle loro rappresentanze italiane. In gioco c’è il futuro di milioni di ragazzi che devono essere tutelati ad ogni costo. E’ inaccettabile che si parli di protezionismo dei dati e di tutela della privacy nel momento in cui ci sono precise esigenze investigative o necessità di difendere l’immagine delle vittime del cyberbullismo”.  Un appello lanciato dal presidente del Corecom Campania, Domenico Falco, a margine del webinar @scuolasenzabulli, che ha visto come protagonisti i ragazzi dell’Oratorio estivo “San Domenico Savio” della parrocchia di San Felice di Tenna – Pietre – Tramonti, coordinati da Maria Alfonsina Imperato.

Allo stesso tempo non è tollerabile che decine di migliaia di minorenni, al di sotto dei 14 anni, siano registrati con profili evidentemente falsi sui social senza che nessuno provveda a controllare la loro reale identità. Siamo al medioevo del web. Una condizione per la quale proprio chi ne trae maggior beneficio economico – ha aggiunto Falco – dovrebbe provvedere a difendere i diritti dei minori, a tutelare la loro incolumità, a farsi carico di mettere in campo nuove tecnologie in grado di impedire ai bulli da tastiera di nuocere”.

Sulla stessa lunghezza d’onda del presidente Falco anche Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania: “Dobbiamo fare rete contro questi fenomeni per dare ai ragazzi un messaggio chiaro: non sono soli di fronte ai loro aguzzini. Esiste una rete istituzionale composta dalle loro famiglie, dalla scuola, dai parroci, dagli enti locali, dai professionisti e dalle forze dell’ordine che è in grado di accogliere le loro denunce e di aiutarli a uscire dal tunnel. Insieme possiamo dare scacco matto ai bulli”.

Alla richiesta di fare rete ha risposto il promotore dell’Oratorio, il parroco don Justin Emeziem Nnamdi: “Ci troviamo di fronte a una forma di violenza fisica e psicologica, molto sottile e silenziosa, ma in grado di fare danni irreparabili soprattutto ai giovani. Dobbiamo adoperarci per spiegare loro come difendersi e quanto sia grave mettere in atto simili comportamenti”.

Le novità legislative in materia penale sono state illustrate dall’avvocato Valentina Varano che ha messo in guardia i ragazzi segnalando che chi commette atti di bullismo e cyberbullismo è autore di veri e propri reati punibili penalmente.

Il seminario @scuolasenzabulli, promosso dal Comitato regionale per le comunicazioni della Campania, è stato realizzato con il contributo di Ivana Nasti, direttore del servizio ispettivo dell’Agcom, e di Lucio Marcello Falconio, presidente del Rotary Club Napoli Angioino.