Blitz attivisti a San Gregorio Armeno a Napoli: “Presepi riaprono con condannato per molestie sessuali”

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NAPOLI – “Nessuna passerella con chi violenta le lavoratrici”. È quanto si legge su un cartello esposto da una quindicina di attivisti di Potere al Popolo che stanno manifestando in piazza San Gaetano dove si tiene l’inaugurazione della fiera natalizia delle botteghe dei presepi di San Gregorio Armeno, a Napoli. Gli attivisti contestano Vincenzo Albertini, presidente di Napoli Sottorranea, che ha donato delle casette di legno che ospiteranno parte dell’esposizione di pastori del presepe.”Vincenzo Albertini – denuncia Pap – è il presidente di Napoli Sotterranea, condannato in primo e secondo grado dal tribunale di Napoli, per violenza sessuale ai danni di una ex guida del sito turistico”. Contestano anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, atteso all’evento. “Manfredi, via da Napoli”, urlano gli attivisti dal megafono. “Accettando il dono di Albertini, di fatto, la nuova amministrazione – denuncia Potere al Popolo- riabilita un condannato, dimenticando i lavoratori e le lavoratrici di Napoli Sotterranea, vittime di violenze e di sfruttamento sul lavoro”. “È una situazione paradossale, se si pensa che il comune di Napoli è stato parte civile nel processo penale contro Albertini. È con persone così, già note per violenza e sfruttamento dei lavoratori, che Manfredi vuole iniziare il nuovo corso della città?”, spiega Chiara Capretti, consigliera eletta con Potere al Popolo alla II Municipalità.”Napoli sotterranea – prosegue Pap – è un bene pubblico, attualmente in un contenzioso tra comune e demanio, che Albertini gestisce illegalmente. L’attuale presidente paga un canone irrisorio per la gestione di un bene pubblico, oltre ad essere stato condannato per violenza sessuale e aver compiuto illeciti, come evasione fiscale e sfruttamento del lavoro nero.Potere al Popolo ritiene poi fuori contesto che all’inaugurazione presenzi anche vescovo Mimmo Battaglia, da sempre in prima linea nelle difesa degli ultimi e degli sfruttati. Per questo, attraverso i suoi canali, Pap chiederà al vescovo di ritirare ufficialmente la sua presenza, in solidarietà alle vittime di Vincenzo Albertini”.

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