Balneari, maggioranza: proroga delega governo riforma concessioni

L’allungamento dei tempi di circa tre mesi sarà probabilmente inserita nel decreto milleproroghe

Roma, 24 gen. (askanews) – Non ci sarà una proroga delle concessioni per i balneari, in scadenza al 31 dicembre 2023, ma una proroga della delega al governo per la riforma del settore, che altrimenti scadrebbe in 27 febbraio 2023. E’ quanto è stato deciso durante l’incontro di maggioranza con il ministro per gli affari europei, Raffaele Fitto.

Come si legge in una nota, infatti, “nell’incontro di oggi il governo ha illustrato alla maggioranza le ultime novità emerse dall’ordinanza della Corte di giustizia europea del 16-01-2023, che ha deciso di statuire senza trattazione orale sul rinvio pregiudiziale proposto dal TAR Lecce. Si è convenuto di istituire un tavolo interministeriale, nonché di aprire un immediato confronto con le categorie e le istituzioni interessate. Pertanto è necessaria una proroga per l’esercizio da parte del governo della delega”.

Una ulteriore proroga delle attuali concessioni balneari non sarebbe accettata dalla Commissione europea, che ha già messo sotto infrazione l’Italia per il mancato rispetto della direttiva Bolkenstein nella liberalizzazione del settore. Il governo prende quindi la strada della proroga della delega per la riforma delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali rispetto ai termini previsti dalla legge sulla concorrenza (legge 188 del 2022). In base a quest’ultimo provvedimento l’esecutivo avrebbe dovuto emanare entro il 27 febbraio 2023 i decreti attuativi della riforma delle concessioni balneari. Con la decisione adottata oggi, il governo inserirebbe, probabilmente nel decreto legge milleproroghe all’esame del Senato, un allungamento dei tempi, che potrebbe essere di tre mesi, per l’esercizio della delega e l’adozione dei decreti.