Arriva in libreria “Primitivo – Il vino dei due mondi”

Il Primitivo è un vino che negli ultimi trent’anni si è guadagnato un posto di rilievo nel panorama delle produzioni enologiche mondiali. Il successo è indubbiamente partito da Manduria e dalla sua Doc che risale al 1974.

Nonostante la sua popolarità e la recente diffusione commerciale che lo ha fatto assurgere ad emblema della Puglia nel mondo, pochi conoscono la storia, le origini, le vicende che lo hanno condotto ad insediarsi in due continenti diversi: Europa e America.

Due emeriti studiosi di viticoltura di fama internazionale, i proff. Antonio Calò e Angelo Costacurta, rispettivamente Presidente e Membro del Consiglio dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, hanno voluto ripercorrere nel tempo e nello spazio le dinamiche del Primitivo, attraverso il recupero delle proprie ricerche e conoscenze, avviate sul campo quando ancora l’interesse per il Sud Italia e i suoi vitigni era esclusivamente di tipo speculativo ed accademico.

E’ nato così il libro “Primitivo – il vino dei due mondi” appena pubblicato da Kellermann Editore, presentato assieme agli autori presso l’azienda Agricola Felline all’interno di Spazio Primitivo a Manduria.

Un volume che arricchisce il patrimonio culturale rappresentato dalla viticoltura regionale offrendo non solo dettagli tecnici e scientifici, ma anche testimonianze storiche di sensibilità politiche e amministrative tese al monitoraggio delle quantità e all’innalzamento delle qualità dei vini da ottenersi.  Temi di straordinaria attualità tra gli addetti ai lavori, chiamati responsabilmente a voler definire quale debba essere il futuro della risorsa “Primitivo”.

L’evento ha il Patrocinio dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino; dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia; del Comune di Manduria.

Il libro è stato recensito lo scorso 1° luglio nella rubrica enogastronomica del TG2, EatParade.

“Quando nella metà degli anni ’90 cominciai le mie ricerche sul Primitivo e sulle sue relazioni con lo Zinfandel Californiano, il prof. Calò fu con me prodigo di informazioni, esiti di ricerche, risultati di studi, intuizioni – scrive Gregory Perrucci curatore del libro –  Debbo a lui un memorabile successo registrato innanzi ad una platea di circa 400 tra produttori e giornalisti americani, allorchè fui invitato quale relatore al Primo “Zinposium” internazionale (Simposio sullo Zinfandel) in California, nel giugno 2002.

Dopo tanti anni Calò e Costacurta mi hanno chiesto di scrivere sullo Zinfandel Californiano per il loro libro e ho accettato con estremo piacere. Ma non mi aspettavo di vedere il mio nome in terza di copertina, dopo il loro! Un grandissimo onore che ritengo debba condividere con chi in questi lunghi anni ha con me realizzato vini legati alla tradizione, alla storia, alla cultura del nostro territorio”.