Aiello (Fondazione Emblema): “Puntare sui PhD per vincere la sfida della competitività”

 

TORINO – “Migliorare l’occupazione dei Dottori di ricerca evidenziando quanto sia fondamentale agire sull’orientamento al lavoro all’interno dei percorsi di dottorato è l’obiettivo di Fondazione Emblema.

Quanta più conoscenza ci sarà del mondo del lavoro, quanto più sarà semplice capire come approcciarlo correttamente e come individuare le Imprese migliori in cui poter valorizzare la propria specializzazione”.

Con queste parole Tommaso Aiello, presidente di Fondazione Emblema, ha aperto i lavori dell’edizione 2022 del Focus forDoc della Borsa del Placement, dal titolo “Dal Dottorato all’Impresa: aspettative e realtà”.

L’evento di approfondimento ideato da Fondazione Emblema per stimolare il confronto tra Università e Imprese sul tema dell’inserimento lavorativo dei Dottori di ricerca si è svolto nella Sala Consiglio di Facoltà del Politecnico di Torino.

“Per migliorare la situazione occupazionale dei profili altamente specializzati – ha proseguito il presidente di Emblema – è fondamentale che Università e imprese parlino di placement e occupabilità già durante i corsi di dottorato, per far comprendere alle imprese le opportunità che possano derivare dall’inserimento di queste straordinarie risorse”.

L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo accademico e aziendale tra i quali Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino; Margherita Azzoni Tognola, HR Manager di Huawei; Andrea Marziali, Head of Modeling&Pricing di A2A e Luca dell’Atti, Segretario Nazionale dell’ADI – l’Associazione Italiana Dottorandi e Dottori di Ricerca.

Nel corso dei lavori è stata presentata un’indagine che ha visto la partecipazione di 233 aziende: oltre la metà dei rispondenti appartengono a grandi imprese (realtà che contano più di 250 dipendenti), il restante 39% si colloca fra micro imprese e PMI (11 – 250 dipendenti).

Il 63% è parte del comparto HR e il 37% sono responsabili del settore Ricerca&Sviluppo, distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Il periodo di riferimento della Survey è stato Dicembre/Aprile 2022 e il 74% di chi ha inviato il proprio riscontro ha dichiarato di avere uno o più PhD impiegati in azienda.

L’indagine presentata dalla Fondazione Emblema è l’unica realizzata in Italia, ed ha avuto il preciso scopo di indagare come aziende strutturate e innovative vedono i Dottori di ricerca.

Dall’indagine emerge che circa il 92% dei contatti tra Aziende e PhD nasce all’interno dell’Università.

Il 49% delle aziende che non hanno PhD fra i propri dipendenti dichiara che non ha mai ricevuto candidature da questo target: tali dati suggeriscono l’importanza di un approccio diverso da parte di un PhD alla ricerca di lavoro rispetto quello di un neolaureato.

Nei dati ricavati dall’indagine, inoltre, emerge che nel 78% dei casi, in un processo di selezione, il primo interlocutore è un referente delle risorse umane, non un tecnico.

Ciò mette in evidenza quanto è importante che il PhD candidato sappia comunicare l’utilità della propria specializzazione e comprendere che, in ogni caso, nell’inserimento in azienda di una nuova risorsa le caratteristiche personali hanno sempre una grande importanza.

“Dalla survey che abbiamo proposto – conclude Aiello – vengono smentiti alcuni importanti luoghi comuni: l’inquadramento di un PhD è spesso migliore rispetto a quello di un neolaureato e il fatto che i Dottori facciano carriera quasi sempre in maniera più rapida, comunque è importante sottolineare che di tutte le aziende intervistate, solo il 7% ha escluso di assumere PhD nel prossimo anno.

Si dovrebbe passare, dunque, da “rispondo agli annunci” a “capisco a chi può servire la mia specializzazione e mi propongo” avendo ben presenti le caratteristiche maggiormente ricercate dai selezionatori.

Gestione delle collaborazioni, capacità di seguire direttive e di aderire alle strategie dell’azienda sono elementi di grande interesse per i recruiter.

Si può quindi affermare che, di fondo, esiste il pregiudizio che il Dottore di ricerca sia uno che vuole lavorare in solitudine chiuso in un laboratorio universitario e non in un team aziendale, anche se magari si occupa di ricerca e sviluppo. Sta quindi ai PhD che si candidano sfatare questo mito”.

Le attività della Borsa del Placement dedicate a Dottorandi e Dottori di ricerca proseguono con l’appuntamento del 23 giugno dedicato alla Virtual Fair forDoc, l’unico career day nazionale dedicato a questo target: un evento di matching tradizionale con tutti i vantaggi derivanti dal web (per tutte le info: www.borsadelplacement.it).