ABI: al via la terza edizione di “ESG in Banking”

Environmental, Social and Governance nel settore finanziario

Per le banche, sostenibilità significa facilitare gli investimenti, la gestione patrimoniale, la creazione di prodotti e servizi bancari e finanziari, nel rispetto delle normative legali e tenendo conto degli impatti ambientali e sociali.

La transizione verso un’economia sostenibile è una priorità imperativa che riguarda tutti e il settore bancario è un fattore chiave.

All’interno del quadro normativo europeo, il ruolo delle banche è sempre più importante come imprese interessate alla trasformazione sostenibile e come catalizzatore di investimenti volti a sostenere una crescita equa e sostenibile delle famiglie e delle imprese.

Questo argomento apre la 3a edizione di ESG in Banking. L’evento promosso da ABI e organizzato da ABIServizi e si rivolge al settore finanziario sui temi relativi agli Standard Ambientali, Sociali e di Governance (ESG, acronimo di “Environmental, Social and Governance”).

Oggi e domani a Milano presso l’Auditorium di Banco BPM si rifletterà e si discuterà su come banche, istituzioni, professionisti e altre imprese possono sostenere e diffondere il proprio impegno per uno sviluppo sostenibile.

L’evento è realizzato in raccordo con #ilCliente, l’appuntamento annuale che ABI dedica al rapporto tra banche e clientela, che sempre più si sviluppa in ottica di sostenibilità.

Molte delle sfide che le banche devono affrontare sono in parte legate alla limitata disponibilità di dati sui profili di sostenibilità aziendale.

L’ABI presenta l’esigenza di mettere a disposizione del mondo bancario dati di natura gestionale esistenti in campo ambientale, ma attualmente indisponibili per le banche, nonché arricchire diversi database pubblici con informazioni al momento non sempre idonee agli scopi di rendicontazione di sostenibilità di banche e altre imprese.

“Rendere disponibili i dati sulla sostenibilità in modo gestionale – ha spiegato il Direttore Generale dell’ABI Giovanni Sabatini nel suo intervento di apertura – renderebbe anche più facile, soprattutto per le aziende, aprire un dialogo più ampio con le banche su come vogliono gestire i fattori ESG”.

“L’impresa può concentrarsi in modo efficiente sui fattori per soddisfare le esigenze di investimento per la transizione e ciò agevolerebbe le banche al rispetto degli obblighi di rendicontazione previsti dalla legge sulla finanza sostenibile, tutelandosi dai rischi ad esempio derivanti dal cambiamento climatico e cogliendo anche nuove opportunità relative alle esigenze di investimento per la transizione”.

Inoltre, ciò facilita la possibilità di accelerare il processo di sviluppo del territorio e delle sue strutture economiche in chiave di sostenibilità e di capitalizzare le opportunità offerte dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza.

Giovanni Lombardi Stronati